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INTERCEPTOR regia di George Miller

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Italo Disco     10 / 10  21/05/2020 22:27:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La cosa che mi ha sempre colpito è la rappresentazione del paesaggio, la purezza della natura e la placidità della campagna con un leggero vento che soffia sull' erba alta che vanno ad attorniare la strada piena di violenza, teatro di vendette e arena d'asfalto dove si combattono gli ultimi centurioni, spericolati portatori di una flebile eroicità conto i gladiatori del male in motocicletta, drogati e perversi. E' un post-atomico con influenze poliziesche che mostra un futuro in imbarazzante disfacimento forsennato nel racconto, vagamente grottesco, con inseguimenti mozzafiato e con una cupezza ed una brutalità che vanno ad impattare con l'ambiente soleggiato, il tutto trascinato dalle roboanti musiche di Brian May. Importante la seconda parte centrale che è quella più tranquilla e in un segmento parecchio sdolcinata, ma che ci prepara perfettamente alla punizione finale dove è impossibile non essere complici di Max nella sua sete di sangue, sebbene i cattivi risultino uno più simpatico dell'altro fra tutti il platinato Bubba Zanovich (Zanetti in originale); fondamentale l'ultima immagine che a me ha dato l'impressione che se anche è finito tutto in realtà il dolore è appena iniziato e il percorso verso la pace è ancora molto lungo. Un capolavoro della fantascienza che attinge da più fonti per crearsi un mondo proprio con un regista geniale ed un Gibson giovanissimo ma già all'altezza della situazione. Il seguito saprà reinventarsi in modo meraviglioso. L'edizione italiana banalizza alcuni dialoghi ma alcune battute sono troppo forti, l'unica cosa è che mancano degli effetti sonori metallici presenti solo nella versione originale australiana. 52° posto in classifica nella stagione italiana 1979/80.