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INTERCEPTOR - IL GUERRIERO DELLA STRADA regia di George Miller

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Italo Disco     10 / 10  04/06/2020 23:34:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tolti i panni del rape and revenge poliziesco nel secondo capitolo la saga fantacatastrofica cambia faccia assieme al suo Max. Lasciata la placida campagna l'azione si sposta nel deserto, mostrando un futuro devastato e devastante che sembra un passato barbarico a cominciare dal repertorio iniziale in bianco e nero, intrecciandosi ai generi cinematografici più disparati, mantenendo quel sottile gusto del grottesco presente anche nel precedente. Scenografie, grandi spazi e alcuni momenti sono da western; la roccaforte dei benzinai ricorda un castello medioevale; la banda di punk tribali ha un non so che di primitivo; gli automezzi truccati si erano già visti nel folle biker-war-movie UN MUCCHIO DI BASTARDI; l'eroe solitario e silenzioso proviene anch'esso dal western ma in chiave post-atomica credo debba qualcosina a GLI AVVENTURIERI DEL PIANETA TERRA; le pompose musiche rielaborano temi da peplum. Se la trama si può scrivere in 2 righe la pellicola grazie alla potenza delle immagini, ad un inseguimento finale mozzafiato, ad un ritmo serrato, una violenza costante e un Gibson perfetto reinventa il post-atomico in maniera eccezionale che con il suo successo, insieme a 1997-FUGA DA NEW YORK uscito lo stesso anno, fece proliferare tanti epigoni negli anni 80. Azzeccato Bruce Spence come spalla "comica" e decisamente buoni i dialoghi, si riesce a dire qualcosa di significativo sulla vita, in questo caso quasi senza speranza, meglio di tanti strombazzati film intellettualoidi. Lo visto oggi e lo commento adesso perché da bambino mi ispirava per via del titolo truzzo e per qualche scena vista di sfuggita ma non riuscivo mai a vederlo e mi ricordo benissimo che il 4 giugno del 1994 lo dovevano fare su Italia1 in prima serata, ma fu cancellato... nella giornata morì Massimo Troisi e fecero RICOMINCIO DA TRE, ci rimasi un po' male, pensavo "e mo quando lo rifaranno" e poi ero ancora un pupetto e Troisi lo conoscevo solo di nome in pratica. Qualche anno più tardi riuscì finalmente a vederlo in vhs ed è rimasto uno dei miei film preferiti; crescendo imparai ad apprezzare anche il grande attore napoletano. 41° posto in classifica nella stagione 1982/83. "...e Max. Nessuno lo vide più. Ormai, egli vive soltanto nei nostri ricordi..."