Jolly Roger 7 / 10 15/02/2014 00:13:27 » Rispondi Ambientato nel 1966 in un ospedale psichiatrico femminile. Il luogo è abbastanza carino, non è una prigione ma una moderna casa di cura, anche se il medico curante è un tipo losco e la capa infermiera è un po' una strega. La bella Kristen viene ricoverata ma non ricorda nulla del suo passato, quindi ignora anche il perché si trovi lì. Comunque è in buona compagnia, insieme a lei ci sono altre 4 ragazze, anch'esse pazienti dell'ospedale, anch'esse carine, ma con qualche rotellina un po' fuori posto. Nel gruppo aleggia una presenza, si sussurra il nome di una certa Alice, una ragazza che era anch'ella detenuta… Scopro con un po' di sorpresa che questo film non è stato pienamente gradito. Carpenter qui, Carpenter là, The Thing qui, The Thing là, Halloween su e Halloween giù…ormai anche lui è invecchiato e non è che può sfornare solo capolavori. Perciò se partorisce un film normale non è che per forza si deve affondarglielo con un 2. The Ward è questo. Un film normale. Forse dargli 7 è un po' troppo, perché davvero non si vede nulla di nuovo e, una volta che lo si è visto, difficilmente verrà voglia di rivederselo… ma quell'unica visione se la merita! Nessuno ha detto quanto sono geniali i titoli iniziali…
sono disegni e bozzetti che rappresentano immagini di tortura, durante le guerre o perpetrate dall'inquisizione, se non sbaglio c'è qualche disegno di Goya, il tutto inframmezzato da foto d'epoca che rappresentano le torture reali effettuate nei manicomi, come ad esempio l'elettroschock o la lobotomia. Le immagini vengono riflesse su vetri che si infrangono, esattamente come si scoprirà che accade alla personalità della protagonista. Mentre vedevo i titoli iniziali ho colto in essi questa sorta di introduzione al tema di una personalità che va in frantumi e perciò ho visto l'intero film sentendomi che in realtà la protagonista aveva una doppia personalità…