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127 ORE regia di Danny Boyle

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Filman     7 / 10  03/01/2017 14:41:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il buon lavoro di mestiere dietro a 127 HOURS sta nel saper adattare i dettami del survival thriller minimale ad un contesto diverso dal solito, più claustrofobico, che costruisce in maniera intelligente, ma non troppo entusiasmante, una convergenza drammatica dal tono esistenzialista, meditante sulla solitudine, sull'uomo e sullo ciò che lo circonda, seppur incapace di scendere particolarmente a fondo nel discorso. Appropriata alla costruzione di una varietà visiva, la tecnica di Danny Boyle estrapola un numero di soluzioni che rende sinusoidale un soggetto piatto e un'alternanza temporale abbastanza schematica, aggrappati ad una storia realmente accaduta che viene enfatizzata rimanendo tuttavia all'interno dei suoi paletti e che guarda passivamente a precedenti lavori simili, vivendo tutta nella parte essenziale e tesa di questo dramma.