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127 ORE regia di Danny Boyle

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piripippi     4½ / 10  03/03/2011 01:15:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
un film brutto veramente, salvando la fotografia, la trama non esiste.sto poveraccio che in un ora e mezza rimane chiuso in una fessura, sogna , spera e rivive dei momenti della sua vita. un finale quasi del tutto scontato con qualche scena anzi una scena al limite. provo a commuvermi nel finale ma non ci riesco. e il genere di film tipo BURIED SEPOLTO VIVO, ma quello davvero era angosciante. sull'attore non si può dire nulla, fa il suo mestiere, ma non è un ruolo impegnativo.troppo pubblicizzato
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  03/03/2011 01:27:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Qualche tempo fa mi è capitato di parlare con un amico. Ricordo che parlavamo di "operazione valchiria". Sosteneva che non gli era piaciuto... il che poteva starci, visto che così come molte altre cose, la visone di un film è un'esperienza puramente soggettiva. Purtroppo però concluse la frase motivando il suo giudizio sostenendo che il finale era troppo scontato. Devo aggiungere altro!
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  03/03/2011 12:40:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao. Volevo pregarti,pur sapendo che avevi solo intenzione di essere educato\a,di non darmi del lei.....non sono mica vecchio!Detto questo rispondo brevemente al tua appunto riguardante l'impossibilità di recepire il messaggio di Boyle. Chiarito che sono esattamente un utente come te, devo dire, che per quanto io solitamente ho la tendenza ad andare in profondità, ho fatto non poca fatica ad estrapolare il concetto di "destino" da questa pellicola, segno evidente di una sceneggiatura molto pasticciata e più volta alla fedeltà narrativa che all'imput riflessivo. Solitamente il destino è universalmente riconosciuto come il compiersi di azioni per lo più di carattere positivo. Se infatti chiedessimo ad una persona di fare un esempio in merito a questo concetto sicuramente verrebbe accostato ad un incontro, con tutta probabilità ,di carattere amoroso. Da ciò ne consegue che è innaturale per la nostra emotività (ma non irreale )vedere la mano del fato anche in situazioni diametralmente opposte che portano cioè la nostra cerebralità ad uno stato di sofferenza. Forse, insomma ,non è nella nostra natura vedere il male come figlio legittimo del destino. Aron è intrappolato e agonizzante in un Canyon. Una grossa roccia gli impedisce ciò che ad ognuno di noi dovrebbe essere naturalmente concesso:la libertà. Se ci pensiamo bene,almeno una volta nella nostra esistenza, tutti noi abbiamo dovuto lottare per divincolarci da una "roccia" che forse ci aveva pazientemente aspettati per tutta la sua vita...
scottlumber  03/03/2011 16:33:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao Pierluigi, vorrei chiederti: perchè hai bisogno di trovare un messaggio in un film? tanto più in questo film, che narra una storia vera e la cui drammaticità si fonda su determinati snodi del plot che sono fatti di roccia e carne (e ossa).
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  03/03/2011 17:39:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi piace pensare che un film, così come una canzone o un dipinto non siano solo fini a se stessi, ma contengano uno spunto, magari un pensiero di chi lì ha concepiti. Almeno io è così che farei.
piripippi  03/03/2011 22:51:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
infatti non volevo essere maleducato con te anzi ti daro del tu per non ricorrere all'errore del post precedente. la risposta e chiara anzi per usare parole di altri "cristallina" ma non è questo il fatto. mi chiedevo solo se secondo te chi vede questo film alla fine pensa ai concetti che mi hai espresso tu oppure alla storia vera di un uomo sfortunato nell'accaduto ' fermo restando che sono concetti che posso condividere. un caro saluto amico
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  03/03/2011 23:39:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao, credevo che con la mia risposta fosse chiaro il concetto che un buon 99% degli utenti finali non riuscirà a cogliere l'elemento destino. Ti ho elencato i motivi che secondo me creano incomunicabilità dunque è inutile tornarci. Concludo però dicendo un'altra verità, sicuramente scomoda e anche un tantino polemica. Purtroppo questo buon 99% è anche la stessa percentuale che crede che "sign" di M.N. Shyamalan sia un film che parla di alieni. A presto. Ciao