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127 ORE regia di Danny Boyle

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Kesson     8 / 10  01/04/2011 11:33:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stimo molto Danny Boyle, che reputo un regista capace di cimentarsi in opere sempre diverse tra loro, e mi stupisce come riesca a destreggiarsi sempre egregiamente in nuove storie da raccontare.
Anche in "127 Hours" Boyle si conferma regista di grande talento, riuscendo nel difficilissimo compito di raccontare la vera storia di Aron Ralston e della sua incredibile disavventura. Un'unica location e un unico attore, un bravissimo James Franco, si fondono in un equilibrio perfetto per circa 90 minuti.
Proprio grazie alla staticità insita nella storia da raccontare, Boyle riesce a dare sfoggio di grande abilità dietro la macchina da presa, ricostruendo in modo magistrale una esclation di sensazioni che il nostro protagonista prova e che inevitabilmente vanno a segnare profondamente anche lo spettatore.
La staticità della storia viene spezzata di tanto in tanto da alcune sequenze oniriche e visionare di grande impatto, che creano una sorta di limbo, di terreno franco dove il nostro protagonista, e di conseguenza lo spettatore, riesce a rifugiarsi sfuggendo per qualche minuto da uno stato di progressiva angoscia e crescente disperazione.
Un film coraggioso e sicuramente difficile, coinvolgente ma anche particolarmente disturbante sia psicologicamente che visivamente. Ha il merito però di raccontare una grande storia di volontà e di forza, lasciando un messaggio assolutamente positivo e di insegnamento, capace di far riflettere a lungo.