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127 ORE regia di Danny Boyle

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  12/05/2011 23:15:02 » Rispondi
D. Boyle sarà anche il cineasta più furbo del pianeta, ma maledizione ci sa fare. Ora, io non so quanto resterà nella storia questo film, ma sicuramente è un film importante per tante ragioni.Come riflessione sull'uomo e la natura ambientale, eccede sicuramente in un'uso spiazzante della metafora, come se fossimo davanti a una prosecuzione del celebratissimo (fin troppo) "The millionaire". Ciò che veramente colpisce, oltre all'ironia beffarda che traspare qua e là, è COMUNQUE la sensazione di libertà che si respira prima e dopo l'incidente del protagonista. E dal punto di vista tecnico la lunga sequenza del temporale, o il grand guignol dell'amputazione sembrano fasi cromatiche di un cinema che si estende visivamente oltre il prevedibile compiacimento della voce del protagonista e della sua "filosofia di vita" (si tratta pur sempre di un "folle" coscienzioso e preparato).
In un certo senso "127 ore" è quasi un film estremo dominato dalla mercificazione collettiva della pop-art contemporanea. Mette qualche brivido, e provoca una tremenda sete