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THE FIGHTER regia di David O. Russell

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edo88     8½ / 10  18/02/2011 13:44:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film sul pugilato che in realtà è un film sui rapporti familiari.
Ecco cos'è che fa di The Fighter una grande pellicola.
La storia (vera) del pugile Mickey Ward non si discosta troppo dai precedenti film dello stesso genere, e bisogna dire che il finale non sconvolge, ma se la storia che si voleva adattare era quella, il lavoro svolto è notevole.
Impossibile non partire dal cast: favoloso. Quattro attori uno più interessante dell'altro, con quattro modi diversi di recitare (e ci mancherebbe), che formano una rete di personaggi da brivido. Partiamo da Bale, l'ex pugile Dicky, ora dipendente dalla droga, che non ha un buon rapporto con la legge: la sua è prima di tutto una trasformazione fisica (il viso scavato fa impressione), ma fortunatamente l'attore non esagera e mostra un ritratto efficacissimo di un uomo sregolato, un po' ingenuo, che vive delle glorie del passato. Fisicamente è quello che colpisce di più. Dall'altro lato abbiamo Wahlberg, l'insicuro ma promettente pugile Mickey: non considero l'attore particolarmente dotato (è un po' mono-espressivo), ma in questo film gioca bene anch'egli con suo fisico (ma in modo diverso rispetto al ciondolante Bale ovviamente), e dà il meglio nei momenti di rabbia e tensione. I due attori formano una gran coppia, si bilanciano a vicenda. L'apice, però, è raggiunto dalle due attrici, veramente favolose. Amy Adams ormai è una conferma, e se riesce a dare tanto colore a un "banale" personaggio di una barista scontenta e ignorante è tutto merito della sua grande versatilità (dopotutto è passata da una principessa a una suora brillando in entrambi i casi, fate voi...). Melissa Leo, che forse ha il personaggio scritto meno bene (è una madre un po' troppo fanatica), ha però il merito di creare una figura allo stesso tempo tagliente e affettuosa, dura e fragile. E' chiaro che il rapporto incrociato tra i quattro protagonisti è scritto benissimo, tant'è che ho aperto questo commento dicendo che si tratta più di un film sui rapporti umani piuttosto che sulla boxe. Le scene più forti sono infatti non quelle sul ring sportivo, ma quelle sul ring domestico-privato, cioè quando assistiamo a degli scontri/confronti/dialoghi che non danno mai l'idea di essere banali faccia a faccia, ma lasciano sempre qualcosa in sospeso e non si risolvono mai in modo banale (tant'è che anche a film finito il dubbio che non sia rimasto tutto rosa e fiori continua).
Insomma, si è capito che il cast è fantastico e che i personaggi funzionano tra loro egregiamente. Mi sono dilungato molto sugli attori ma credo ne sia valsa la pena.
La regia di O. Russell (nominato all'Oscar, secondo non pochi a discapito del "bistrattato" Nolan) riesce a creare in maniera efficace un ambiente urbano degradato sia all'interno che all'esterno. Ottima l'idea di inserire il documentario, che amplifica il realismo.
In sintesi, uno dei migliori film sulla box (nonostante non approfondisca l'argomento), e uno dei migliori dell'anno.
Consigliatissimo.