Woodman 7 / 10 17/06/2013 15:05:13 » Rispondi Suggestivo e inquietantissimo film del pittoresco, eclettico Roeg, qui alla sua sesta regia.
Storia forte, assai visionaria, con un'ottima colonna sonora e bravi interpreti. Gene Hackman non esprime tanto un tormento o un malessere, quanto una rassegnazione a tratti sorniona, innegabilmente angosciante. Del resto è un grande attore, e qui non si smentisce. Ho trovato Theresa Russell, attrice tra le mie preferite in assoluto, parecchio acerba, mal servita dal doppiaggio italiano, sebbene la lunga e magnetica performance in tribunale regali brividi su brividi. Ma siamo lontani dalla sua emozionante vedova nera o dall'ironica putt.ana di Ken Russell. Bene gli altri, spicca l'affascinante Hauer.
L'allucinante parte iniziale divisa tra montagne e profetiche visioni, estasi e fuoco, risulta d'un barocco gustosissimo, ed è illuminata dalla fresca performance dell'attrice Helena Kallianiotes. La parte centrale, con tanto di impressionanti sequenze orgiastiche e un'agghiacciante uccisione, si rivela confusionaria e a tratti didascalica, non aiutata dal montaggio. In alcuni momenti la visione irrita non poco, certune cose sembrano piazzate a caso, altre fatte nascere come interessanti ma immediatamente abbandonate. E scene come quella dell'aggressione con l'accetta non possono certo dirsi riuscite. La classe figurativa sensualissima e enfatica di Roeg riparte con la parte finale, dove finalmente anche il montaggio si rivela funzionale, con un'orchestrazione perfetta, fluida, magica.
Opera controversa, allucinante, emozionante, discontinua e imperfetta. Non era da escludere però la possibile assunzione di tale film a Classico.