obiwankenobi 9 / 10 11/02/2014 03:53:12 » Rispondi Viaggio lisergico tra le mille luci e i mille colori di una Tokio raccontata con attenzione maniacale nei particolari. Gaspar Noè conosce perfettamente il linguaggio cinematografico e mette in mostra tutta la sua bravura in questo piccolo gioiello. E' un peccato che non sia conosciuto dal grande pubblico perchè a mio modo di vedere è un piccolo capolavoro. Parte molto leggero e frivolo, via via diventa sempre più intenso e colmo di significato. Il libro dei morti ci dice che nessuna droga conosciuta all'essere umano potrà anche solo pensare di avvicinarsi al trip più intenso e affascinante di tutti: quello della morte. Questo viaggio ci viene mostrato dall'abilità magistrale di un regista che meriterebbe più riconoscimento internazionale, attraverso la coscienza del protagonista che, ormai svincolata dal corpo, compie il suo trapasso. Da vedere assolutamente, ma solo se si ci ritiene in grado di aprire il proprio essere a stati di coscienza alterati che via via ricomporranno il puzzle dell'esistenza fino all'estasi conclusiva.