Fumoffu 3 / 10 25/02/2011 01:33:31 » Rispondi Una fatica immensa arrivare alla fine. E i titoli di coda sono la parte più angosciante del film... Vorrei innanzitutto fare i complimenti allo sceneggiatore perché è riuscito a scrivere l'intera sceneggiatura del film in meno di due righe di foglio A6, e senza usare altro che "Rin è, Rin è..." per tutta la durata, o è un ambientalista o un idiota. Propendo per la seconda ipotesi. Dialoghi così piatti e irritanti che consiglio la visione senza audio, sicuramente il film ci guadagna. Si salvano due scene: quella dell'uscita dal pupazzo e quella dei manichini in rivolta. Il resto è un pupazzo (il solito) che vola, la bambina che...
... li fa fuori saltandoci sopra alla Tekken, almeno è divertente,
qualche rallentatore di gocce di pioggia e fantasmi al body scanner con la (non) vista a raggi X. Il pupazzo vola un po' dappertutto, ma il volo dalla ringhiera viene ripetuto una decina di volte tanto per farlo capire bene. L'attore protagonista credo sia il peggior attore vivente mai apparso in un film, le sue espressioni sono da cineteca del trash, non ho mai visto una roba del genere... tutte le volte che prendeva la parola per dire "Rin è..." mi si ghiacciava il sangue nelle vene: se era questo l'intento di spavento psicologico allora devo fare i complimenti perché la scelta dell'"attore" calza a pennello. Non ho capito poi la richiesta di ulteriori spiegazioni fatta, la storia è chiarissima così come il finale, direi solo che aggiunge banalità alla banalità del resto, ma arrivati alla fine non interessa nemmeno più, basta il sollievo che sia finito. Stimo comunque chi riesce a farsi coinvolgere psicologicamente da una roba del genere, perché per farlo con "cose" (non so come definirle) come queste ci vuole tanta, ma tanta volontà. Va bene partire con "tanto so che vedrò una storia improbabile", ma rincarare la dose anche con quest'accozzaglia indecente di effettacci, attori inguardabili, "dialoghi" insostenibili e psicologia spicciola mi sembra veramente troppo.