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BARTON FINK regia di Joel Coen, Ethan Coen

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GianniArshavin     9 / 10  17/01/2017 18:15:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Barton Fink è forse il primo vero capolavoro dei fratelli Coen, al momento il mio preferito della loro filmografia.
Questa pellicola è un mix assurdo di generi amalgamati alla perfezione. I Coen riescono a creare un dramma grottesco che affonda le sue radici nell'horror psicologico degno del miglior Polanski. Non mancano i passaggi criptici e le allegorie, come l'incredibile finale.
Barton Fink, personaggio che sembra rimandare al Jack Nance di Eraserhead, è un paranoico scrittore che deve lavorare ad una sceneggiatura su commissione.
Proprio la paranoia, l'ossessione, il blocco dello scrittore e la follia che scaturisce dalla pressione sono alcuni dei temi portanti di quest'opera dei due registi americani.
Un grande ruolo per la riuscita del film lo svolge l'ambientazione, ovvero lo spettrale albergo in cui alloggia il protagonista. In egual misura la stanza claustrofobica in cui vive Burton riesce a trasmettere il giusto grado di oppressione e minaccia (torna il cinema di Polanski).
Passando agli attori entrambi i protagonisti sfoderano prestazioni di alto profilo, con un Goodman pazzesco dall'inizio alla fine e un Turturro davvero bravo nel tratteggiare l'ossessività del suo personaggio, uno scrittore interessato ai problemi della "gente comune" ma che non sa ascoltare.
Per quanto riguarda la storia, riuscirà difficile intuire lo sconvolgente finale e per tutta la durata della visione sarà impossibile staccare gli occhi dallo schermo. Inoltre, verso la conclusione del film, i Coen hanno piazzato una scena davvero pazzesca, un esempio di grande cinema e di grande regia.
Con questo breve commento, non all'altezza della corposità della pellicola, ho voluto solo elencare quelli che per me sono i punti salienti che fanno di Barton Fink un vero capolavoro.