phemt 8 / 10 21/07/2008 11:13:33 » Rispondi Film molto particolare questo dei fratelli Coen, soprattutto perché alla fin fine si può tranquillamente fare un parallelo tra i Coen (che a quanto pare furono veramente vittime di un blocco creativo prima di girare il film) e Barton Fink stesso… Uno scrittore vittima di una crisi creativa non riesce a scrivere nulla riguardo la sceneggiatura del suo primo film hollywoodiano, e questo in un certo senso fa il paio con il blocco dei Coen… Nella prima ora non succede praticamente nulla, o così sembra perché in realtà vengono poste le basi per tutto quello che verrà… La fotografia oscura e i diversi particolari su cui i Coen puntano l’attenzione dello spettatore (il caldo, i rumori dalle altre stanze, Buscemi, il lavandino, la carta da parati, la foto ecc) servono per preparare (incrementandone anche l’attesa) il cambio di passo e gettare le basi per l’avvenimento che cambia lo scorrere del film… E infatti finalmente all’improvviso un omicidio misterioso fa da preludio all’inizio di una sorta di viaggio surreale e grottesco se non direttamente weird… Viaggio tra inferno e paradiso, vita e morte, sogno o realtà o quello che volete… Tutta l’ultima parte si apre infatti a più di una possibile interpretazione ed è per questo che il pacco non viene aperto, ed è giusto che alla fine Barton si ritrovi nel posto migliore al mondo, probabilmente l’unico dove avrebbe voluto stare…
Ottima regia, eccellente fotografia, strepitosa la prova di Goodman….