Pierpacco 10 / 10 24/11/2010 02:07:32 » Rispondi Straordinario. Quello che abbiamo fra le mani è un autentico capolavoro di Joel ed Ethan Coen. Atmosfere cupe, attori strepitosi, scene da brivido, tanta, ma tanta ironia è ciò che compone quello che definirei il film più geniale, il vero capolavoro del duo di Minneapolis. Barton Fink è un meta-film di grande spessore, un lavoro sul mondo di Hollywood, dove ormai ciò che interessa è solo il successo e il quattrini che derivano da esso. Colpire il grande pubblico è il compito di scrittori, sceneggiatori e registi, dare qualcosa che possa arrivare a tutti. Creare un capolavoro che, purtroppo, possa essere capito solo da pochi, ma che resti nel cuore di quei pochi, non interessa più al business cinematografico.
E così Barton Fink, ragazzo geniale, viene a contatto con questa realtà. Lui va a rappresentare un Dio creatore. Lui crea con la sua mente capolavori per il piccolo pubblico. Ed è proprio nel suo breve soggiorno ad Hollywood che questo Dio in terra incontra il suo antagonista per eccellenza, ossia il demonio. In uno squallido albergo di Los Angeles, dove regna un caldo infernale e dove i vari personaggi all'interno ricordano molto i personaggi dell'ade (ad esempio l'uomo in ascensore è facilmente associabile a Caronte), Barton ha il classico blocco dello scrittore. Unica nota positiva per lui è un quadro posto nella sua stanza, che va a rappresentare una sorta di meta. Barton, così, apre il suo cuore ad un apparente bonaccione, con il quale stringe subito una forte amicizia. Con lui Barton fa la lotta, come Dio lotta con il diavolo. Ed anche è grazie a lui che Barton crea il suo capolavoro. Ma ecco che arriva una scomoda realtà, Charlie, quel simpatico omone, in realtà è ricercato dalla polizia sotto il nome di testa-matta Mundt. Arriva, così, una delle scene più belle della storia del cinema, con una straordinaria interpretazione di John Goodman: lui corre tra le fiamme gridando: "Guardatemi, Vi mostrerò la vita della mente". I suoi due ricercatori, che vanno a rappresentare due angeli, tramutati dall'ironia dei Coen in due esseri maligni, vengono così massacrati dal diavolo. Barton fugge, fugge da quell'incubo. Hollywood rifiuta il suo capolavoro. Il lavoro, così ben fatto non può essere apprezzato da tutti. Barton esce dall'inferno Hollywooddiano e raggiunge il paradiso. Ottima la scelta dei Coen di non mostrare il contenuto del pacco dato da Charlie al ragazzo. Esso è un oggetto misterioso che lo scrittore decide di non aprire per non tornare nell'incubo, dal quale è appena uscito.
Meraviglioso Turturro. Devastante, insuperabile, grandioso, formidabile Goodman. Signori, qui abbiamo, tra le nostre mani, un'opera monumentale, un capolavoro geniale ed ironico del "regista a due teste". Coen: un nome, una garanzia.