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BARTON FINK regia di Joel Coen, Ethan Coen

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hghgg     8 / 10  22/05/2013 20:45:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quarto film (e quarto centro) per i Coen. Barton Fink, segue il loro primo vero grandissimo film, Crocevia della morte (per me il migliore subito dopo l'inarrivabile trittico Fargo-Lebowski-L'uomo che non c'era) ed è diretta conseguenza del blocco dello scrittore che aveva colpito il duo proprio durante la scrittura dell'ingarbugliato film sopracitato. Proprio da ciò deriva la storia base del film, uno sceneggiatore bloccato dalla stessa sindrome. Ci si affida ad attori già rodati, e allora ecco, questa volta nel ruolo di protagonista assoluto, un ottimo John Turturro (che d'altronde è sempre una garanzia) già con i fratelli in Crocevia, e uno strepitoso John Goodman (già in Arizona Junior) sul cui personaggio ovviamente non rivelo nulla. I due attori principali offrono due delle migliori interpretazioni della loro carriera, favolosi. Il film è il più onirico, surreale e probabilmente irrisolto dei Coen, atmosfere che possono ricordare il Lynch di Eraserhead (la capigliatura di Turturro sembra chiaramente un omaggio al protagonista dell'esordio della Lince), simbolismi a non finire, ed una parte finale splendidamente onirica, disturbante e coinvolgente, con Goodman sugli scudi (Turturro invece fa grandi cose per tutto il film, che attore) da applausi quando

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. L'albergo dove il protagonista passa buona parte del film ci mette il suo per rendere il tutto più straniante e soffocante. Il film è anche, tra le molte cose, una critica non troppo velata al sistema Hollywoodiano in generale (il film è ambientato nei primi anni '40). Come già detto, film pieno di punti volutamente lasciati in sospeso, pieno zeppo di metafore e simbolismi, con un finale puramente non-sense di sicuro impatto ma non così eccezionale. Film coraggioso quindi, anche se nella loro inventiva i Coen forse stavolta eccedono un po' nel non-sense drammatico, e il film non è perfettamente a fuoco, pur rimanendo comunque un ottimo prodotto. Non un capolavoro, ma un gran bel film da vedere e possibilmente ri-vedere. Ma i veri fuochi d'artificio per i Coen arriveranno solo 5 anni più tardi.