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BEST regia di Mary McGuckian

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  06/10/2008 11:21:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è mai semplice portare sullo schermo la vita di un personaggio celebre, soprattutto se molto controverso e dedito ad un'esistenza vissuta al massimo delle proprie potenzialità, costellata da grandi successi ed altrettante memorabili sconfitte.
In questo caso Mary McGuckian ci prova, omaggiando in maniera a tratti anche affettuosa la vita di George Best, ovvero uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, stella del Manchester United e considerato da "O rei" Pelè il giocatore più forte del mondo. Il ritratto è quello del tipico atleta in cui genio e sregolatezza si fondono in maniera indissolubile andando a creare un‘immagine di un uomo molto fragile psicologicamente, superlativo dal punto di vista sportivo, ma incapace di resistere alle sirene tentatrici, caratteristica che lo accompagnò sino al suo decesso avvenuto nel 2005.
La pellicola non riesce però a scavare con convinzione nel personaggio, l'attitudine autodistruttiva è affrontata in maniera spesso scontata e l'alternanza tra momenti dedicati all'uomo di sport e quella privata, equamente divisa tra alcol e donne, non sempre riesce a coinvolgere.
Appena abbozzato il contesto storico-culturale, molto importante per far meglio comprendere l'epoca in cui Best si muoveva, mentre la morale di fondo è spiattellata in maniera piuttosto semplicistica e non rende giustizia alla figura di un uomo molto più complesso di come viene dipinto in questa pellicola. Buono l'utilizzo delle musiche, mentre il volto di John Lynch, anche co-sceneggiatore, non appare molto adatto a far rivivere il mito del calciatore nord irlandese.
Da premiare è la volontà di Mary McGuckian, volenterosa nel voler tratteggiare un'immagine il quanto più possibile reale, ma fiaccata da un approccio a tratti troppo schematico ed elementare. Nonostante le notevoli imperfezioni il film non risulta irritante o inguardabile, attenendosi ad un livello tutt'altro che eccelso ma al tempo stesso accettabile.