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CROCEVIA DELLA MORTE regia di Joel Coen, Ethan Coen

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JOKER1926     5 / 10  02/07/2012 17:54:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avranno certamente uno stile particolare nel confezionare un film, fra inquadrature originali e scenografie fastose e impareggiabili, ma analizzando da vicino l'operato in campo cinematografico dei fratelli Coen qualcosa di negativo emerge.
"Crocevia della morte" è uno dei diversi film che fotografa in modo fulminante ciò che rappresentano, o meglio "sono" i Coen , ovvero essi sono un Cinema fuori schema ove alberga quell'ironia nera così sottile da far diventare i personaggi così bizzarri che, in una fattispecie come quella del Cinema, li rende più che insopportabili.

Nato nel 1990, "Crocevia della morte" è un film che parte col presupposto di illustrare il mondo dei Gangster decenni addietro, siamo negli anni '20.
La storia messa in piedi dalla regia prevede lo scontro e lo sviluppo dello stesso fra un boss e il suo braccio destro, pedina scatenante del "disastro", una donna.
Fin questo punto il tutto sembra esser accettabile ma, come al solito con i Coen, a venir meno è l'esposizione della storia. Si vive spesso in un circuito di episodi statici e di conseguenza di poca caratura emotiva. Manca il pathos e il film sembra non prendersi troppo sul serio. La sceneggiatura poi è la fatale mazzata, gli episodi di "Il crocevia della morte" offrono al pubblico una non chiara ( e quindi confusionaria) dinamica dei fatti, troppi nomi, troppo caos narrativo, troppa la carne sul fuoco.
Oltre le scempiaggini contenutistiche il film si rifà, perlomeno, grazie ad una sfavillante fotografia e ad un cast di grande prominenza. Da ricordare Gabriel Byrne. Il tutto , facendo una sommatoria, rimane lontano da encomio e approvazioni.