Pierre Bezuchov 5 / 10 29/10/2010 23:08:26 » Rispondi La ricerca della (in)felicità tipica dei personaggi dei fratelli Coen assume l'aspetto della fuga/ritorno a casa improntata sull'Odissea. Ulisse/George Clooney , fedifrago e narcisista, (mal)conduce i suoi compagni galeotti tra fanatici religiosi, riti del Ku Klux Klan, vacche (non proprio sacre), un finto ciclope testimone di geova, sirene lavandaie e un concerto da rock star. Considerando che siamo negli anni trenta.
Tutto quanto scorre più o meno liscio senza comunicare nulla, non mi ha entusiasmato nè illuminato, attori molto bravi, specialmente Turturro che dà il meglio di sè, ma tutto finisce lì, o meglio non finisce per niente, i nostri antieroi continuano a tribolare anche dopo aver trovato quello che non stavano cercando, senza saperlo, come Tiresia (il classico vecchietto sul carrello da ferrovia) aveva profetizzato.
A parte che i Coen non hanno mai letto nulla sull'odissea (per loro stessa ammisione) il film non mi ha lasciato nulla se non un vago divertimento che svanisce subito. Peccato.