Project Pat 8 / 10 04/09/2016 15:18:40 » Rispondi Fino a poco prima del finale, era ai miei occhi un film anni '80 come tanti altri volendo, con giusto un paio di scene crudissime
ma dopo gli ultimi tre minuti, è diventato un fedelissimo ritratto a trecentosessanta gradi di quel che è l'infantile, alienato serial killer per quanto mi riguarda.
È veramente incredibile (ed "Henry" ne è la prova) come bastino come pochi minuti a fare la differenza, a far fare a una pellicola il salto di qualità, come questi siano capaci, alla stregua di fulmine a ciel sereno, di lasciare lo spettatore interdetto: molti non saranno d'accordo, ma senza di questi, credo proprio che il film non sarebbe stato la stessa cosa, credo che sarebbe stato più difficile coglierne la fedeltà alla realtà e la potenza descrittiva, le quali è solo per merito del finale muto e agghiacciante se riescono a trasparire appieno, quest'ultimo il quale, non mi stanco di ribadire, costituisce orbene l'essenza della pellicola.
Detto ciò, "Henry" è una di quelle validissime opere low budget di cui non si sente mai parlare, forse nemmeno da cercare troppo col lanternino, ché che il suo nome salta fuori di tanto in tanto tra le classifiche dei film più scioccanti ma una cosa è sicura, che essa è da recuperarsi subito. Visti i suoi risultati, la visione è obbligatoria.