Spotify 6½ / 10 25/12/2018 22:56:55 » Rispondi Film valido con protagonista il buon Cuba Gooding Jr. Si tratta di una pellicola abbastanza scolastica nel suo genere, però risulta piacevole. La storia è quella del chirurgo Benjamin Carson, il quale divenne noto per aver portato a termine, con successo, delle operazioni su dei gemelli siamesi. Carson fin da piccolo, ha una vita difficile, cresce nei ghetti e ha problemi di apprendimento. Poi però, quando capisce la sua vera vocazione, farà di tutto per raggiungere il suo obiettivo e diventare un chirurgo. Il film è una lezione, seppur scontata, sulla vita, in quanto invita a non arrendersi mai di fronte alle avversità e di inseguire i propri sogni. Oltretutto, il regista Thomas Carter, si concentra anche su quella che, anni fa, era la condizione degli afroamericani negli USA. Vigeva ancora molta intolleranza nei confronti dei neri e spesso, questi crescevano nei ghetti, col serio rischio di diventare delinquenti. Buona la caratterizzazione dei personaggi, tutti credibili nei rispettivi ruoli. La figura di Carson è ben approfondita, anche se, il regista poteva soffermarsi un po' di meno sulla gioventù di Benjamin. Il ritmo è buono, complice anche l'esigua durata. Ogni fase della vita di Carson è interessante. Carter si dimostra abile anche a saper maneggiare i vari periodi temporali che caratterizzano la pellicola. Per ogni contesto, il director riesce ogni volta a creare la giusta atmosfera e a rendere verosimile il tutto. Le scene delle operazioni sono ben girate e davvero realistiche. Carter, riesce a trasmettere una certa tensione e ce la fa notare anche sul volto del chirurgo, attraverso delle ottime inquadrature. Buonissimi anche gli effetti speciali, i quali rendono le sequenze delle operazioni ancora più suggestive . Il finale è soddisfacente, conclude come deve la pellicola. Non male la fotografia, si identifica per i toni non molto accesi. Cuba Gooding Jr. è bravo come al solito. Attore sottovalutato secondo me. Qui, Cuba si cimenta in una recitazione simile a quella che lui stesso fece in "Men of Honor". Malgrado ciò, la performance dell'attore afroamericano è convincente. Buone le espressioni così come l'interpretazione dei dialoghi. La sceneggiatura è valida. Segue bene le linee temporali secondo le quali è strutturata, procede spedita ed ha dei dialoghi che, seppur non sono brillanti, intrattengono quanto basta.
Conclusione: non è certo il film della vita, ma questo "Gifted Hands" è un prodotto onesto. Non è imperdibile, ma una visione la vale.