Goldust 6½ / 10 05/11/2021 17:34:39 » Rispondi Era difficile riproporsi sugli standard qualitativi altissimi del precedente "I soliti sospetti" ed infatti la seconda fatica cinematografica di Singer non ne è all'altezza. Per quanto alla fine lo si possa considerare un lavoro più che dignitoso e per quanto avere alla base della storia un racconto di un maestro come Stephen King sia sempre un bel punto di partenza, lo svolgimento de "L'allievo" non convince fino in fondo, pur contando una prima ora a tratti eccellente. Esaurita però la fase di fascinazione per il fascismo da parte del giovane studente e la conoscenza diretta con il nazista oramai nascosto sotto mentite spoglie, l'azione imbocca la strada della violenza in modo un pò puerile senza risparmiarci alcune virate francamente ridicole
Dussander diventa appunto violento appena indossata una vecchia divisa militare, come se la stessa avesse risvegliato in sè il proprio sopito lato disumano. Anche il finale nell'ospedale, con il vicino di letto anche lui guarda caso deportato ha abbastanza dell'incredibile.
Il regista si conferma tuttavia nella capacità di dirigere gli attori e di farli rendere al massimo: è ottimo infatti lo scontro generazionale tra Renfro e McKellen, complici di un rapporto quasi morboso che non sai mai dove porterà.