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L'ALLIEVO regia di Bryan Singer

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Invia una mail all'autore del commento Zazzauser     6½ / 10  09/09/2006 01:21:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi ritrovo lontano dai commenti entusiastici che ho letto in giro su questo film. Essendo tratto da un romanzo di Stephen King, risulta quasi evidente che il film non è venuto granché perchè la trasposizione dal libro era difficile da fare mantenendo intatte le sue qualità. Io non l'ho letto, ma sicuramente rispetto al film approfondisce molto di più le tematiche.
Insomma, l'idea di King è molto interessante, soprattutto per l'analisi che ha fatto del rapporto ragazzo-vecchio, come viene detto nella trama e nei commenti che mi hanno preceduto "di reciproca complicità" perchè si vengono a creare situazioni in cui uno è nelle mani dell'altro, e per l'analisi della figura del ragazzo, 16 anni, un'età in cui si lascia definitivamente l'infanzia e si comincia a bramare la sensazione di potere, quel potere che ci fa vedere le cose dall'alto con indifferenza, esattamente come un generale delle SS. Egli sembra quasi avere una doppia personalità: una la lega al vecchio, l'altra al Mondo esterno.
Ed il vecchio? Colui che pensa di aver sotterrato il passato ed invece viene a trovarsi nella difficoltà di rivangarlo.

Idea buona, ma il film non risponde a tanti perchè, lascia in sospeso senza approfondire certe scene, non si sofferma sui particolari, lascia straniti, increduli, a volte indifferenti. [inizio parte di spoiler] Perchè Ian McKellen cerca di cucinare il gatto? Perchè lascia entrare il barbone e poi lo accoltella? Perchè rinchiude Renfro nello stanzino dove poi uccide definitivamente il barbone? E' un caso che egli non sia morto con la coltellata o McKellen lo sapeva ed ha fatto in modo che ad ucciderlo fosse proprio l'adolescente? La mia interpretazione tende più per la seconda opzione, ma avrebbe dovuto essere spiegato meglio. Ed in seguito: perchè Schwimmer si lascia intimorire così facilmente dal discorso di Renfro? Possibile che il sedicenne abbia raggiunto una tale potenza persuasiva dal poter manipolare le persone a proprio piacimento? Mi sembra un po' troppo fantastico ed assurdo... [fine parte di spoiler]
Nonostante tutto, prova degli attori ottima, Ian mcKellen su tutti, bravo anche Renfro, normale Schwimmer nel ruolo serio dello psicologo baffuto e occhialuto. Regia buona.
Idea buona, sviluppo del film mediocre. Comunque, non da buttare.