GianniArshavin 6 / 10 05/08/2014 02:17:10 » Rispondi Tratto da un grande racconto di King , "L'allievo" di Bryan Singer ne ripercorre a grandi linee la storia e nel complesso riesce a rendere più o meno giustizia allo scritto originale senza però brillare. Quello che manca al film per spiccare davvero il volo è la perversa ed agghiacciante cattiveria che pervade tutta l'opera del Re, un crescendo di follia e deviazioni che trascinano letteralmente in un incubo i due protagonisti. Tutto ciò è assente nella pellicola di Singer ed anzi i toni vengono smorzati massicciamente amputando la storia della sua componente principale e riducendo il tutto ad un semplice thriller dal tema inusuale. Il regista sceglie un approccio più indulgente e pacato ,gli eventi si sviluppano bene ma la vicenda manca di mordente, è palesemente monca e questo aspetto può compromettere parzialmente il film anche a chi non ha letto il racconto per quanto è lampante. Altra nota non proprio positiva è la scelta degli attori: il pur bravo McKellen non è lo stesso Dussander sporco e sudicio del libro , e qui sa eccessivamente di bravo nonnino malgrado il grande impegno , mentre il Todd di Renfro è sin troppo spaesato e imbambolato , lontano dal cinico e bastardo protagonista della novella. Nel complesso quindi un film godibile , che però soffre di incompiutezza e di una evidente paura di osare.