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NEL NOME DEL PADRE regia di Jim Sheridan

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Clint Eastwood     9 / 10  28/10/2010 16:49:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'apice della carriera di Sheridan (per ora) insieme al coraggioso My Left Foot, regista che ha fatto parlare di sé sul finire degli anni ottanta e inizio novanta ultimamente buttatosi su un remake e una biografia senza eccellere, un regista che apprezzo. Sullo sfondo di una storia vera, realmente accaduta, in cui sono state incriminate un gruppo di persone innocenti, regna l'ipocrisia e l'ingiustizia nonché una politica sbagliata manifestata dalle autorità inglesi da una vita in continuo conflitto con gli irlandesi e l'IRA. In the Name of the Father è film di denuncia (anche sociale) tipico del repertorio di Jim, un cinema impegnato e duro/cupo. Parte con un senso di claustrofobia e di rabbia che ora si estende, ora si calma e infine esplode con la frase "Io sono un uomo libero ed esco dalla porta principale !", dell'immenso e perfettamente a suo agio Daniel Day-Lewis appena liberato con un cast che tiene il passo ad ogni suo movimento.

Il cinema che non dimentichi.

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Clint Eastwood  28/10/2010 17:01:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anzi, sto sbagliando. Sullo sfondo di questa storia vera abbiamo il rapporto tra padre e figlio, uno dei migliori che il cinema c'abbia offerto, ottimamente analizzato e commovente.