atticus 7½ / 10 09/03/2011 01:00:30 » Rispondi Un melodramma superbo e spesso sottovalutato, che rischia coraggiosamente nel ritratto di un uomo comunissimo alla disperata ricerca di una situazione di equilibrio tra la moglie "legittima", incarnazione algida dell'american way of life, e la "seconda moglie" cercata per solitudine, amata e sposata per profondo senso di rispetto. Evitando ogni facile moralismo e smascherando con sottile genialità il velo di ipocrisia dei tempi, la Lupino firma uno dei suoi film migliori, l'unico in cui diresse se stessa e forte di una situazione privata del tutto straordinaria: lo sceneggiatore Collier Young aveva appena divorziato da lei per sposare la Fontaine, coprotagonista del film. Da riscoprire e rivalutare, nonostante una confezione da serie B che lo rende visivamente datato. Il titolo italiano perde il gioco di assonanze che c'è nell'originale (big-a-mist, sia come "grande nebbia" che come "bigamo")
Dick 23/07/2014 17:34:04 » Rispondi "forte di una situazione privata del tutto straordinaria: lo sceneggiatore Collier Young aveva appena divorziato da lei per sposare la Fontaine, coprotagonista del film."
"Il titolo italiano perde il gioco di assonanze che c'è nell'originale (big-a-mist, sia come "grande nebbia" che come "bigamo")"