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SILVIO FOREVER regia di Roberto Faenza, Filippo Macelloni

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outsider     7 / 10  09/09/2011 00:45:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Storia di un piccolo GRANDE uomo che volle anche entrare in politica.
Calmi, calmi.
Stavate per scattare eh?
No, il resto, processi e fumus persecutionis...altro che fumus...sarà storia; perchè, dobbiamo riconoscerglielo, è stato capace di fare, nella sua vita e della sua vita, un qualcosa di unico in modo sapiente.
Certo, si sa, in Italia e, perchè no, nel mondo, perchè è nell'animo di molti uomini banali, un torbido e negativissimo opportunista, il cialtrone mediocre, il vergognoso buffone di bassa lega, si tollera, il vincente invece si mette sempre e comunque sub lente ingrandimento e si combatte perchè si fa spazio e strada ovunque. Questo è stato Silvio, un grande. I consensi lo hanno sempre confermato. Il momento ed il modus operandi era quello giusto. Non fu un uomo che per giungere ad un grande stipendio distrusse il prossimo, fu un grande uomo di successo, di talento in vari campi.
In molti campi dovette confrontarsi con chi operava in modo oscuro per non essere schiacciato e seppe nuotare in Italia, ma non possiamo condannare e giudicare il singolo, dovremmo condannare e giudicare il paese, il sistema, l'animo di chi lo avrebbe odiato e poi lo ha votato, quelli che si convinsero e che Lui seppe convincere, dovremmo giudicare gli uomini, la natura, le situazioni variegate.
Quest'uomo creò un impero, oggi è forse sulla via del tramonto per età anagrafica. Sarà ricordato fra i grandi dell'epoca per noi moderna.
Seppe fare politica e seppe segnare una strada che molti seguirono, seppe convincere, seppe promuovere sé stesso grazie alle sue risorse costruite.
Questa la verità. I giudizi, i verdetti, gli odi, lasciamoli a chi, vuoto, sceglie di non vedere la realtà e si consuma in essi.
E poi, spesso, è troppo facile criticare la vetta. In questo caso l'uomo della vetta costruì se stesso da solo. Ogni leader, nella storia, dovette e dovrà costruire alleanze, creare consensi, purtroppo confrontarsi con il sistema politico ( dovette tener conto di questo anche quando era solo imprenditore).
Ma si sa, la gente è pronta a tollerare le combriccole di demoni che, sommessamente, fanno sporche cose ( vuoi mettere gli orrori della detta sinistra?...le cooperative rosse? i finanziamenti illeciti?...) ma si sa, se Silvio fosse stato solo un anonimo direttore di Banca chi avrebbe parlato di politica e di giri loschi? E mani pulite? Pulizia ci fu a senso unico per fare politica. Poi arrivò il fenomeno Berlusconi e distrusse i giochi di altri. Questi continuarono e continuano a cercare la sua distruzione per il proprio potere.
Certo, la coalizione non era certo fatta da santi, erano solo alleati indispensabili per il numero. Però di Fini la gente dimentica. E' un politico. Invece di Berlusconi si parla sempre. Ma non voglio fare politica qui. Questo è solo un modo per vedere il film, una chiave interpretativa per un'utile decodifica della storia di cui questo film parla, in modo semi neutrale, senza aggiungere o togliere nulla. Chi sa vedere veda.
Ma ci sarà un happy ending.
Film per tutti, italiani e non.
Mike91  24/01/2017 00:55:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bellissimo commento
LoSpaccone  09/09/2011 07:33:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ingenuo
outsider  10/09/2011 12:51:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
rispetto il tuo parere.
magari fossi così. dietro ha potuto dover costruire quello che vuoi
per andare avanti, ha sempre avuto un sacco di zecche intorno.
gli altri, invece, sinistra in primis ( che poi per queste cacche stare a destra o sinistra sarebbe stata la stessa cosa, per la mer da che trovi nelle regioni etc. etc. ) hanno fatto e continuano a fare cose sporchissime solo per potere, denaro sino all'ultimo portaborse della sede periferica del comune di chissà dove.
esempi eclatanti, fini, d'alema, mastella e la mer da del sud assurta agli onori delle cronache proprio con tarantini.
ma per cartità. e parlate di silvio? un martire con le palle, uno che ha creato quello che non c'era, un imprenditore, un uomo di successo, uno che ha creato i master di formazione fra questi primitivi che, l'unica cosa che sanno fare, è il galoppino, dal **** del professore universitario che gli spinge alla laurea quando sono dei ciuccioni, sino al mestiere della politica o alla raccomandazione per il posticino nicchia, banca o ministero che sia.
questa è l'italia, caro spaccone, un nick, il tuo, che, oltre a rinverdire vecchio film, piacerebbe a silvio.
vuoi sapere una cosa ironica? io non l'ho votato! solo una volta, nel '94.
LoSpaccone  10/09/2011 13:51:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
aspè, vorresti farmi credere che come minimo hai 35 anni????
e io che te ne davo 15 o 16, massimo 17. allora ci rinuncio
outsider  10/09/2011 22:39:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma sai che anche i 12 enni di oggi sono più svegli e arguti di tanti "spacconi"?
Sarebbe una polemica sterile e infinita. Se sei accecato dalla tua idea non riuscirai mai a capire che un uomo diverso da te, da me o da altri va irrimediabilmente incontro a situazioni che deve gestire in dinamiche quotidiane complesse in cui entrano in gioco vari attori.
"L'amico" Craxi e company, invece, quelle dinamiche avrebbero dovuto distruggerle, invece di incoraggiarle.
Invece questi fu capro espiatorio, gli altri, come e peggio di lui, accettati e anche applauditi da tanti. Il lancio delle monetine fu un momento di pochi, la voglia di giustizia un sentimento illusorio di tanti, fra cui me, per carità, chi non cadde vittima dell'illusione?
Il gioco giustizialista non rinnovò totalmente, poichè se non distruggi il seme il virus si rigenera e rinasce, con altre dinamiche, più forte di prima.
Ma che parlo a fare, se mi deridi è evidente che sono discorsi troppo difficili o brucianti per te.
senza offesa eh.