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SUCKER PUNCH regia di Zack Snyder

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Cagliostro     4 / 10  30/03/2011 11:22:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nei primi cinque minuti di visione mi ero quasi convinto di assistere a un capolavoro, ma non avrei potuto sbagliarmi di più. La ricerca visiva delle prime sequenze accompagnata solo da una voce fuori campo e dalla musica ha esercitato su di me una seduzione quasi emozionante. Purtroppo le emozioni sono terminate là.
La tematica dell'evasione da una squallida e crudele realtà quotidiana ha un fascino indiscutibile e potrebbe anche essere ricca dui poesia. Lo ha dimostrato efficacemente Guillermo Del Toro con "Il Labirinto del Fauno", pellicola che sembra essere il punto di riferimento di questo nuovo film di Snyder, che però risulta assolutamente incapace di mutuarne la solidità narrativa e la poesia. Le evasioni mentali si estrinsecano attraverso scenette d'azione senza nessun collante narrativo ed estrapolate direttamente dalla struttura dei videogiochi. Questa scelta ha già punito altri autori in passato e le ragioni sono evidenti: la grammatica cinematografica non è quella di un videogioco. Inoltre, saper costruire sce d'azione lunghe che siano anche capaci di inchiodare lo spettatore alla poltrona non è facile. Ci è riuscito con la solita consueta maestria ed intelligenza Quentin Tarantino con Kill Bill in cui si assiste ad un combattimento della durata di quasi 40 minuti che non stanca e che incanta gli occhi con un'eleganza visiva ed un'armonia narrativa che non sono dati da effetti digitali, ma solo da sapienti e studiati movimenti di camera.
Sucker Punch potrebbe essere definito il primo film di Snyder nella qualità di autore ed è prorpio questa ad essere messa in discussione. Le sue capacità di regista io personalmente le ho sempre apprezzate, ma fino ad adesso i suoi film erano tratti da opere che avevano una solidità narrativa eccelsa. Qui Snyder si è voluto cimentare con il lavoro di sceneggiatura ed il risultato è imbarazzante. Non è sufficiente la seduzione visiva e l'abilità registica a salvare un film narrativamente errato.
Personalmente mi sono annoiato e, ogni volta che incominciava una fracassona scena d'azione, non vedevo l'ora che terminasse. La mia attenzione era focalizzata più su quel che accadeva nel manicomio piuttosto che su tutto il resto, quindi ne sono uscito assolutamente insoddisfatto e annoiato.
Snyder, lo ribadisco, è un validissimo regista, ma un pessimo narratore. Ha voluto girare sequenze che sarebbero state degni di Tarantino, ma non è Tarantino. Ha visto il labirinto del Fauno, ma ne deduco che non ne ha saputo trarre profitto.
L'auspicio è che continui a fare il regista, ma che lasci che siano altri autori e altri professionisti a scrivere i film che deve dirigere.
jack_torrence  30/03/2011 15:19:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commento ammirevole, Carlo, sono d'accordo con quello che hai scritto anche sulle virgole e i punti.
A parte tutto, hai fatto un ragionamento, con puntuali riferimenti a Tarantino e al Labirinto del Fauno, che fa esultare di gioia.

Quanto alle tue conclusioni, sono vivamente d'accordo: come regista (e non come sceneggiatore) Snyder è da promuovere, e quanto aveva fatto sinora anche a me non era proprio per nulla spiaciuto. Neanche "Watchmen" che - anzi - prese le debite distanze con il valore eccezionale della graphic novel, era un film molto buono.

Complimenti
Cagliostro  31/03/2011 22:11:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie, Stefano!
Ed io ho molto apprezzato la tua analisi. In linea di massima la pensiamo allo stesso modo.
Complimenti a te!