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5 GIORNI FUORI regia di Anna Boden, Ryan Fleck

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CHIVALEVOLA     8 / 10  03/01/2012 00:23:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh... proprio una storia graziosa e raccontata bene. Sono d'accordo con i pareri tendenzialmente positivi della maggior parte di coloro che hanno scritto prima di me.
Certo, quel paio di raffinatissimi critici che hanno elargito un voto sotto la sufficienza m'intristiscono un po', nel farmi capacitare dei limiti del mio potenziale critico ma... raffinati si nasce ed io, evidentemente, non lo nabbi!
Eh! Pazzienza! Checcevòifà? Magari, tra questa e la mia prossima vita, quando si tratterà di mettere insieme i tratti personologici della mia nuova identità, mi salterò la coda "prosocialità" e mi metterò in fila dove distribuiscono la patacchetta del "so' er mejo fico der bigoncio"! Così vedrai, poi, come ti metto l'insufficienza pure io, a questo film!
sandrone65  03/01/2012 00:55:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse avresti impiegato meglio queste sette righe spiegando perchè apprezzi questo film, invece di illustrare soltanto la tristezza che ti provocano le recensioni altrui, non ti pare? ;-)
CHIVALEVOLA  03/01/2012 01:47:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh no. Non mi pare. La mia assertività mi consente di non dovermi adeguare a pareri che, più o meno retoricamente, mi suggeriscono di fare un trapianto di coscienza.

In questo caso, mi "pareva" proprio come hai potuto osservare.
Non dovresti comportarti come se il tuo punto di vista dovesse assurgere a modello.
Anche se ne hai un bisogno insopprimibile, considerata la diversa fila cui ti sei accodato, nel '64! :-)
...
:-)
...
No sandrone65... non prendertela. :-)
Avevo appena finito di vedere questo film e m'era rimasta addosso un po' dell'effervescenza che m'aveva trasmesso!
Ho un grosso, generico bisogno di un mondo relazionale più vivo, più comunicativo e sincero. Sono stato facile preda di certi stimoli che il film ha saputo trasmettermi e, arrivato qui per scriverne bene, ho reagito un tantino aggressivamente con chi, pur senza volerlo, ha tentato di soffocare il brio di questo mio momento.

No sandrone65... non prendertela davvero e considera, la mia, come una debolezza passeggera.

Il tuo commento non ha proprio nulla, che io voglia esecrare razionalmente.
Hai articolato bene il tuo pensiero e lo hai fatto con una certa moderazione ed equilibrio.
Crepi l'avarizia... devo anche confessarti che mi trovo relativamente d'accordo, non con la dimensione quantitativa ma, almeno con l'entità qualitativa dei tuoi giudizi.
Addirittura, posso arrivare a dirti che, se non fossi stato così peculiarmente sensibile a certi aspetti emozionali di quel film, probabilmente la mia parte più razionale non ne avrebbe parlato in modo molto diverso da come hai fatto tu.

Avanzi una strapazzata nei miei riguardi! Ciao! :-)
sandrone65  03/01/2012 15:59:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco, ora hai espresso le motivazioni che ti hanno consentito di apprezzare il film. Non me la sono presa affatto, mi capita spesso di vedere un film in una giornata storta ed averne un'opinione negativa, che poi magari viene corretta da recensioni altrui, lette le quali mi capita perfino di rammaricarmi per il voto basso affibbiato :-)
Ciò che avevi scritto prima non mi consentiva in nessun modo di modificare la mia opinione. Nemmeno ciò che scrivi ora lo fa, però, adesso hai messo sul piatto della bilancia la tua sensibilità personale, e tanto basta.

Ciao :-)

PS. non ho davvero capito la battuta della "diversa fila nel '64"...
CHIVALEVOLA  03/01/2012 20:40:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oh, la "diversa fila nel '64"... beh... hai presente quel passo ironico del mio primo intervento? Quello che fa "... mi salterò la coda "prosocialità" e mi metterò in fila dove distribuiscono la patacchetta del "so' er mejo fico der bigoncio"... ecco, a giudicare dal tuo nick, direi che nel '64 tu eri indaffarato per tutte le pratiche che avrebbero determinato, alla fine, ciò che saresti stato durante la tua vita successiva. Era un riferimento a quello. Una bullshit, insomma! :-)
sandrone65  03/01/2012 20:53:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahahah ok!!! Ma non era una battuta di facilissima comprensione, eh? ;-)
CHIVALEVOLA  03/01/2012 22:35:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse! O, più probabilmente, devo imparare a modulare meglio il mio stile comunicativo in funzione di quel necessario "rodaggio" di cui ha bisogno ogni relazione dialogica ai suoi esordi.
Sai, io ho un metodo dialogico un po' "analitico".
Basandomi su un confronto con ciò che mi sembra una media, io sono abbastanza convinto che presto parecchia attenzione all'ascolto (anche di una comunicazione scritta), cogliendone delle sfumature che, per la maggior parte degli individui, rimangono tra le righe.
Ecco... tendo ad applicare questo comportamento anche ai miei interlocutori che, invece, mi danno spesso prova di non altrettanta analiticità. Ma non è un giudizio qualitativo, quello che esprimo. È soltanto la descrizione di stili differenti di comunicazione. Non vedo particolari vantaggi o svantaggi legati all'una o l'altra dimensione.
È sicuramente uno svantaggio, invece, non avere una comunicazione efficace. Ed io, come ti dicevo, probabilmente devo migliorare la mia capacità di "sintonizzazione".
Invia una mail all'autore del commento thohà  17/04/2012 17:26:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Wè, wè, wè... Ma io voglio conoscerti, Chivale. Sto seguendo i tuoi commenti e non finisci mai di stupirmi. Da che parte lo riesci a prendere questo spirito ironico ed unico?
Vorrei tanto avere le tue capacità. Guarda che sono seria, eh?
Ti invidio, sanamente, ma ti invidio. :)