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DUEL regia di Steven Spielberg

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Skorpio     9 / 10  20/12/2004 22:00:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
David Mann è un uomo civile, un piccolo borghese che vive le sue frustrazioni, prima tra tutte la paura del confronto fisico. In parole povere, è uno s****to. Lo troviamo mentre attraversa un deserto a bordo della sua piccola e brutta macchina, ascoltando programmi insulsi alla radio. Ma lungo la strada lo attende una gigantesca autocisterna guidata da un misterioso camionista di cui i vetri sporchi o i riflessi del sole infuocato ci impediscono di scorgere il volto...

L'autocisterna stessa diventa il simbolo della violenza cieca e della sopraffazione che attende al varco il protagonista quando rallenta o si ferma. L'unica scelta che gli resta è invertire la direzione di marcia e rinunciare, o proseguire e lottare per la vita. La strada è una sola, dritta e infinita, e diventa terreno di battaglia tra questi novelli Davide e Golia. Dopo aver tentato in ogni modo di evitare il confronto, David Mann si troverà a accettare questa sfida, e a perdere ogni barlume di civiltà nella lotta all'ultimo sangue per sopravvivere.

Tratto da un racconto di Stephen King, questo film esplora il lato oscuro che ognuno di noi nasconde in se stesso. La strada e i veicoli diventano strumenti di battaglia, la civiltà e le sue pochezze un miraggio sull'asfalto.
matteoalessi  01/12/2005 12:36:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pienamente d'accordo con il tuo commento, mi permetto però di farti notare che la pellicola non è tratta da un racconto di Stephen King, ma di Richard Matheson, scrittore noto per aver scritto tra l'altro la sceneggiatura del film "ai confini della reltà".
Matheson era solito pubblicare le sue storie "brevi" sulla famigerata rivista "Playboy", racconti al massimo di tre pagine da leggere tutto d'un fiato, particolarmente apprezzati dal pubblico. Fu proprio un fatto che vide protagonista lo scrittore in prima persona, a spingerlo a pubblicare una storia sulla rivista. Il giorno dell'assassinio di Kennedy si trovava a giocare a golf con un'amico, e sconvolti dalla notizia si precipitarino a casa per avere più notizie sull' accaduto. Erano così sconvolti che nel tragitto verso casa la guida convulsa e l'agitazione gli fecero compiere manovre pericolose e azzardate, tra le quali il sorpasso ad un grosso camion che rischiò di provocare un incidente. Da qui iniziarono le scaramuccie con quel camionista che si risolsero fortunatamente con qualche insulto e una sonora suonata di clacson. Quest'avventura pubblicata sulla rivista per soli uomini ispirò il regisa Spielberg che ritenendola interessante ed avvincente decisa di trasporla su pellicola, trasformandosi nel capolavoro che tutti apprezziamo.
Skorpio  15/01/2008 20:59:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai perfettamente ragione: ho letto da qualche parte questa errata attribuzione e la ho fatta mia.

Per inciso, Matheson è un po' il padre della cinematografia che amo di più in assoluto, ovvero tutto il filone "apocalittico - contagio - zombi" - tutto potrei tranne che mancare di ricordarlo :)