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DUEL regia di Steven Spielberg

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Invia una mail all'autore del commento ilSimo81     5 / 10  10/03/2012 17:10:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Riassunto: un uomo al volante di una Plymouth rossa, perseguitato per miglia da un'autocisterna in un inseguimento che sembra voler attentare alla sua vita oltre che alla sua sanità mentale. Fine.

E' vero, grandissimi nomi lavorano a questo "Duel".
Il film si ispira al bel racconto di Richard MATHESON, autore di altre opere di notevole risonanza: vedi ad esempio "Io sono leggenda" (1954, richiamato in almeno sei - sette film tra cui l'omonimo con Will Smith) e "Al di là dei sogni" (1978, divenuto vent'anni dopo film interpretato da Robin Williams). Il regista è Steven SPIELBERG, su cui è inutile soffermarsi, visto che chiunque nella vita ha visto almeno un film da lui diretto. L'attore è l'ottimo Dennis WEAVER, giunto proprio con "Duel" ad una fama che verrà consacrata quattordici anni dopo nella "Hollywood Walk of Fame".

Questo per dire che non si discute la bravura di Spielberg, la cui mano si vede chiaramente nelle scene e nelle immagini (mai banali, molto curate), né quella di Weaver, credibile interprete di un uomo perseguitato, prossimo ad una crisi di nervi.
Il fatto è che questo film sinceramente arriva ad annoiare. L'elemento dell'originalità è merito del racconto, che peraltro si mantiene più avvincente. Di contro, il film spesso subisce notevoli rallentamenti, palesi espedienti per raggiungere la durata di un'ora e mezza scarsa. Inoltre la "trama" non offre molti spunti di variazione, e pure la tensione non raggiunge elevati picchi. Il deludente finale si spegne perdendo tutta l'intensità che invece aveva nel racconto.

In tutta sincerità, quando ho letto commenti altrui che parlano di "tensione", "imprevedibilità" e "angoscia" sono rimasto stupito. Certo, se i voti sono alti vi sarà un motivo, ma un pensiero insistente mi porta a pensare che si tratti di un film nel complesso sopravvalutato.
Comunque, il mio parere personale si riassume nelle ingenue ma sincere parole di mio fratello a fine visione: "E tu hai passato un'ora e mezza della tua vita a vedere un camion che insegue una macchina?".