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DUEL regia di Steven Spielberg

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elio91     8½ / 10  05/01/2013 19:57:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se Hitchcock avesse girato Duel avrebbe messo esattamente un attore come Dennis Weaver a fare il protagonista, un uomo normalissimo come tanti che si ritrova in una situazione inesplicabile o più grande di lui. Certo, forse Hitch avrebbe usato James Stewart ai suoi tempi...
Ora, a girare Duel è stato invece l'allora esordiente Spielberg e questo è un film per la tv... che incredibilmente sbalordisce ancora oggi per la lezione appresa proprio dai maestri della suspance nell'usarla oltre che nell'andare dritto al punto. E questo film è uno di quelli più "hitchcockiani" che abbia mai visto, Polanski a aprte.
Davvero da lodare Spielberg per essere riuscito a creare una pellicola pressoché perfetta dell'intrattenimento più genuino, con la tensione che accompagna per tutta la durata lo spettatore.
Con i pochi mezzi a disposizione è venuto fuori un piccolo capolavoro della tensione, una pellicola al cardiopalma dove il villain indimenticabile è un autocisterna vecchia, sporca, arrugginita. Non chi la guida, quello è il McGuffin. Proprio l'autocisterna e il suo infernale clacson diventano motivo di ansia per chi guarda, identificatosi senza troppi problemi con il protagonista. La sceneggiatura di Matheson lo delinea con pochissimi tocchi: un uomo poco propenso alla violenza, certamente, che lascia correre (la moglie lo critica perché non ha fatto nulla ad un conoscente che l'ha palpata), che durante il film farà brutte figure e le prenderà oltre ad essere continuamente mortificato dal colossale veicolo che ora lo insegue, ora lo frena e comanda la sua esistenza (emblematica anche la sequenza in cui lui con la sua macchina non riesce a muovere un autobus fermo, mentre l'autocisterna lo fa senza problemi e subito dopo lo insegue).
Nel finale è prevedibile ma ben accetta la "ribellione" di un uomo oramai stremato, oltre all'indugiare della MDP sulla carcassa del vinto. E basta.
Non sappiamo altro, non sappiamo il perché abbiamo assistito a tutto ciò e a Spielberg questo non interessava cosi come a Matheson. Questo è cinema, punto.
Da restare a bocca aperta l'abilità tecnica di Spielberg, inconcepibile pensare che in realtà era un film per la tv.
Successivamente l'allora giovane regista proseguì sulla strada del thriller con il mostro insolito, usando uno squalo dopo un veicolo. Col tempo i suoi film si faranno più ridondanti e retorici in linea di massima, altri meno, ma la tecnica strabiliante di questi inizi non verrà mai meno.
Assolutamente un cult.