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MIA MOGLIE PER FINTA regia di Dennis Dugan

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atticus     5 / 10  21/04/2011 00:39:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Passi pure come completo (e colpevolissimo) intrattenimento spensierato, ma non vale per nulla il prezzo del biglietto e si resta sgomenti di fronte a cotanta scontatezza e vuotezza di idee.
I titoli di coda denunciano una parentela con un piccolo classico di Gene Saks del '69, "Fiore di cactus" sceneggiato dal mitico Diamond, ma in questo triste remake non c'è neppure un divertente gioco di interpreti (cosa che, parere personale, faceva la forza del prototipo, al di là della trama pur garbata). Solo un mucchio di gag scadute e una fatale indecisione sul registro da adottare, se familiare o svaccatamente scurrile. L'idea della finzione matrimoniale è ormai abusatissima (negli anni siamo passati da "Green Card" al suo plagio "Ricatto d'amore", senza contare che la stessa Aniston aveva già interpretato un grazioso film molto simile, "Romantici equivoci") e, si sà, quando la materia scarseggia c'è sempre qualche insopportabile moccioso a portare a casa un paio di sorriso.
L'improponibile regista cerca disperatamente di far passare la Aniston per la gniocca che tutti vorrebbero sposare, peccato che l'attrice in questione continui a non accorgersi di risultare quantomeno ridicola in questi ruoli. Sul partner maschile stenderei un proverbiale velo pietoso. La presenza della Kidman è così triste, irragionevole, cinica, patetica e fuori luogo che sembra quasi un effetto speciale aggiunto in fase di montaggio.
Un vero bidoncello, ma in tempi di magra rischia di accontentare più di un nostalgico della risata (quella forzata, non quella soave e sincera).
Da segnalare una blasfema colonna sonora con mash-up di canzoni dei Police.