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HABEMUS PAPAM regia di Nanni Moretti

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Invia una mail all'autore del commento Gualty     8½ / 10  07/03/2013 18:22:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film dolcissimo, squisitamente ironico e terribilmente solo. Solo come chi sa di doversi accollare il peso della forma di fronte al mondo, il peso della corona o dello scettro.
Un film utopistico a suo modo, come dallo stesso Moretti suggerito nella risposta a chì lo accusa che "questa non è la vera Chiesa" : "Ringraziatemi per non avervi mostrato quella vera!"
Così una combriccola di allegri mattacchioni un po' acciaccati ma pimpanti resta segregata nella leggerezza di aver addossato a un altro il bianco mantello, di non essere stati scelti per un'interrogazione in cui tutti erano evidentemente impreparati.
Moretti, nella messa in scena del teatro di Checov, anticipa le critiche sociali che si potrebbero muovere a questo film: la depressione di un uomo ricco "vestito a lutto perchè la propria vita è vuota" sono risibili di fronte a chi con pochi denari deve tirare a fine mese. Ciò nonostante non si può che provare empatia per questo M.Piccoli schiacciato da un ruolo che non gli si addice.
Splendide le sequenze della crisi, superbe alcune inquadrature che da sole valgono l'intera semantica del genere.

Per non parlare della profezia