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LIMITLESS regia di Neil Burger

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deliver     7 / 10  12/05/2013 19:59:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un buon film che riesce ad aggiornare il linguaggio del thriller senza mai produrre un calo di tensione o interesse. Teso, a tratti ironicamente provocatorio e crudo, questa pellicola diretta da Neil Burger (quello di The Illusionist) è la storia dell'ansia moderna, il ritratto del potere e della fama che però inevitabilmente presenteranno sempre un conto da pagare.
L'idea della pillola che potenzia l'intelligenza e che apre le porte al successo è dunque la metafofa di una nevrosi contemporanea, dell'ansia di arrivare a tutti i costi, di non essere dei falliti o dei poveri normali. E quale scenario migliore per un film del genere se non appunto, La Grande Mela ?!
Insomma, le tematiche messe nello scatolone sono tante, così come molteplici gli spunti di riflessione: per essere in cima bisogna essere nel contempo dei pescecani ? O è davvero possibile sognare un'ascesa candida e serena alla vetta ? Da questo punto di vista, la pellicola di Burger potrebbe essere hitchcockianamente tutto un grande bluff, come a dire "altro che sorrisetti e vita smagliante, il potere non è rosa e fiori" e pertanto arrivando a scimmiottare e decostruire la visione che comunemente si ha del successo: che sia davvero il paradiso calatosi in terra ! La figura di Eddie e il suo atteggiamento sono infatti del tutto paradossali e volutamente improbabili: Le primizie che Eddie vede e assaggia, altro non sono che la visione del lusso e della ricchezza che ha l'everyman americano (e non solo lui). Una visione/sogno, quasi fiabesca. La pillola infatti giustifica la possibilità di un tale sogno nel film. Ma pur sempre di materia onirica si tratta, la realtà è altra storia... nella realtà per "arrivare" bisogna fare tutto quello che di poco piacevole la pillola nasconde.