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WAKING LIFE regia di Richard Linklater

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Invia una mail all'autore del commento Nobody9205     10 / 10  11/03/2006 20:31:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
lo definirei guida per giovani sognatori. l'intero film è realizzato come un unico inestricabile sogno senza uscita (perfino i titoli di coda sono realizzati in modo da risultare difficili da mettere a fuoco che, come nello stesso film viene detto, è una peculiare caratteristica del mondo onirico)
adesso la base pseudo filosofica che si pretende d'attribuire a questo film non deve essere presa troppo sul serio, siamo al cinema, non è certo un'opera così ambiziosa... semplicemente si propone di dare allo spettatore (il target presumibilmente sono quei sognatori che come vien detto nel film, oggi son sempre di meno) una miriade di spunti a cui attingere, di riflessioni stimolanti, di punti di vista a volte anche contrastanti fra loro... si vuole dar forza a concetti come la responsabilità, l'individualità, la libertà.. la denuncia verso l'autolesionismo, l'intolleranza, l'alienazione ed il passivismo, si cerca di dar qualcosa di "buono" da masticare a delle giovani menti (non è un caso che spesso siano proprio dei giovani ad affrontare queste argomentazioni) .
il tema onirico è una cornice (nonche un tema artisticamente interessante) in cui avvolgere e affondare le così tante idee prese solo per un istante, afferrate e abbandonate così in fretta, come in una elucubrazione esistenziale tutto vien detto e tutto va via, senza lasciar traccia ma lasciando un segno.
la tecnica per mostrare il tutto parla da sè, solo un cieco non apprezzerebbe lo straordinario modo di mostrare quest'interminabile sogno, andrebbe visto anche solo per questo, senza dialoghi sarebbe comunque un piccolo gioiello...

questo film non pretende di reggersi in piedi da solo, vuole solo stuzzicare la vostra fantasia e lasciare che siate voi a dargli delle gambe, il sogno che racconta dev'essere il vostro, (al protagonista vien detto che è molto probabile che lui non sia esteriormente così come appare nel sogno, la sua è solo un'idealizzazione onirica, l'intercambiabilità del soggetto vorrebbe essere anche quella dell'esperienza, sono tutti protagonisti e spettatori dello stesso sogno, anche lo spettatore)... non è hegel e non è niente di così pesante... mi sono annoiato molto di più in tantissimi altri film.
se si ha voglia di lasciarsi prendere, e se si ha la predisposizione giusta, i temi trattati sono domande e risposte che spesso vi date anche da soli, il film ripropone solo una coscienza collettiva, una memoria che continua, lo stesso identico attimo e soggetto che si ripete ovunque, dappertutto...
ma il primo commento mi è sembrato il più approppriato...
è un film per pochi purtroppo...
io sono fra quei pochi e non posso far altro che dargli il massimo...
sono felice per tutti quelli che lo apprezzeranno.