Dom Cobb 6½ / 10 18/11/2014 18:30:34 » Rispondi Nel Bosco dei 100 Acri, continuano le peripezie dell'orsetto Winnie the Pooh e dei suoi amici, che si tratti di trovare una nuova coda per l'asino Ih-Oh o di salvare il loro amico Christopher Robin da un temibile mostro noto come Appresto... Come cinquantunesimo classico, la Disney fa una scelta curiosa, ossia quella di fare un tuffo nel passato non solo nello stile animato, ma anche nei contenuti: si tratta di un lungometraggio dedicato a un personaggio che, senza contare i corti che lo hanno reso noto al pubblico, soltanto una volta ha visto la gloria del grande schermo, nel lontano 1977. Certo, al momento della sua uscita deve aver sollevato la spinosa domanda se si trattasse di un rinnovato cambio di direzione per gli studios o solo un caso isolato, ma in questo momento propendo per la seconda ipotesi. Lo stile animato è un piacevole ritorno, non solo per il fatto che è a mano, ma anche perché somiglia in tutto e per tutto all'originale, al punto che uno non immaginerebbe neanche che si tratta di un film uscito solo l'altr'anno.
Lo stile del layout e degli sfondi, l'animazione dei personaggi, la semplicità delle animazioni che riprendono fin nei dettagli gli elementi delle tecniche xerografiche danno una sensazione di nostalgia ancora più dei personaggi stessi o delle storie in sé.
Per il resto, storia e personaggi sono più o meno dello stesso livello dell'originale degli anni '70, semplici, banalotti, trasudanti buoni sentimenti, simpatici e innocui, perfetti senz'altro per un pubblico infantile, un po' meno per gli adulti, che di certo hanno bisogno di qualcosa di più impegnativo per sentirsi davvero soddisfatti. Certo, il modo in cui alcune canzoni già presenti nel film originale sono state riadattate tradiscono il periodo in cui questo lungometraggio è stato prodotto, ma su questo si può soprassedere. La cosa che mi ha sorpreso è il fatto che, seppure in modo lieve, questo film mi ha intrattenuto più dell'originale, forse perché gode di un ritmo più veloce e di una durata alquanto inferiore, o forse per qualche momento divertente in più.
Per esempio, quando tutti sono intrappolati nella buca e il gufo esce volando per incoraggiare il maialino a chiamare aiuto, solo per poi rientrare e comportarsi come se nulla fosse.
Inoltre, è affascinante vedere la Disney di oggi produrre un film che utilizzi uno stile di animazione così smaccatamente vecchia scuola. Per il resto, però, questo nuovo exploit su uno dei personaggi più amati di tutti i tempi lo considero come l'originale: simpatico, niente di speciale, godibile sul momento, specie se in compagnia di bambini, ma niente di più.