Noodles_ 7½ / 10 29/06/2011 10:43:09 » Rispondi Ecco, bravo Brad, così ti voglio. Ho ancora in mente quell'obbrobrio di Vanishing on 7th street e avevo bisogno della conferma che quello è stato un episodio isolato, un piccolo incidente di percorso che anche ai migliori può capitare. Next Stop Wonderland (da una fermata della linea ferroviaria urbana di Boston) è il secondo film di Brad Anderson, realizzato 2 anni prima dell'altra sua bellissima (fidatevi) e a mio parere superiore commedia romantica, Happy Accidents, e non molto diversa in quanto a contenuti, raffinatezza, intelligenza e brillantezza nel descrivere le difficoltà che la vita ci presenta quando si cerca l'emozione più potente (e più bella?) che l'essere umano possa sperimentare. La trama descritta su questo sito è leggermente fuorviante, o per meglio dire riduttiva. In realtà il respiro è molto più ampio, vengono toccati diversi temi, e il tutto gode di un tocco molto particolare, di una regia sobria e frizzante e di un'atmosfera capace di emozionare e divertire con gusto ed eleganza (merito anche di una stupenda colonna sonora composta esclusivamente da standard Bossa Nova – Desafinado, Girl From Ipanema, Mas Que Nada, ecc.). Insomma, tutto è positivamente diverso (e direi una spanna sopra) da quanto di melenso e odiosamente strappalacrime ci viene solitamente propinato in film di questo genere. Dialoghi perfetti, qualche riflessione sul ruolo del destino, e il genere maschile che come quasi sempre accade ( e purtroppo a ragione) ne esce massacrato, Da segnalare assolutamente la bella particina del grande (allora in piena ascesa) Philip Seymour Hoffman.
“(A foolish) consistency is the hobgoblin of little minds”