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RAPSODIA regia di Charles Vidor

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atticus     6½ / 10  05/07/2011 00:16:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La bellissima Liz, all'epoca ventiduenne, è al centro del classico triangolo hollywoodiano in cui viene contesa dal violinista maledetto, dalla lingua tagliente e dal fascino arrogante (un Gassman scatenato e, ahimé, doppiato) e dal pianista dal cuore d'oro, amorevole e rassegnato (l'anonimo Ericson).
Grandi musiche e confezione professionale ma, bisogna essere sinceri, non il Vidor migliore: un melò scontato e a tratti pure un pò ridicolo in certe impennate drammatiche e nei suoi fintissimi fondali europei, sostenuto dalla prova degli attori e da un finale particolarmente intenso grazie al concerto di Rackmaninoff. Tutto il resto è mestiere senza particolari meriti. Liz era comunque uno splendore.