kowalsky 6½ / 10 06/08/2011 00:50:37 » Rispondi Vedi alla voce "intimismo". Storia minimale priva del simbolismo di un Rivette (ma sulla stessa fredda scia emotiva) e più contemplativa del cinema dei fratelli Dardenne, alla quale per certi versi si ispira. Diciamo che ci sono tutti i pregi e i limiti di un certo cinema d'essai tipicamente europeo. Una certa fragilità narrativa (il Tony di Gregory F. è il seduttore più improbabile che si possa vedere, ricordando a tratti il nostro comico Alessandro Besentini!) non intralcia comunque le buone prestazioni degli interpreti, soprattutto il rapporto difficile della protagonista con il figlio. Anche se complessivamente credo che esista una bella dose di utopia a credere che certe crepe si possano facilmente aggiustare, è un buon film