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SOURCE CODE regia di Duncan Jones

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martina74     7 / 10  26/09/2011 15:32:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Attenzione, contiene spoiler!
Pur non al livello del precedente Moon (cui alla distanza darei un voto in più), questo secondo lavoro di Duncan Jones ci mostra di che pasta è fatto questo regista, che maneggia abilmente e con molta delicatezza uno script che, nelle mani dei soliti spaccatutto-makers avrebbe potuto essere un insulso baraccone.
Invece anche qui, come in Moon, quello che convince è la capacità di tratteggiare la personalità dei protagonisti intrappolati nella continua ripetizione - sempre più sfaccettata e approfondita - di otto minuti che sono gli stessi eppure diversi.
Più distopia che fantascienza (ma poi non tanto lontana da una possibile realtà), l'invenzione del source code è la nuova frontiera della prevenzione del crimine, una forma di tortura estrema che non lascia in pace nemmeno i morti o quel che ne resta, togliendo ogni significato all'espressione "pace eterna".
A un padre vengono restituite un po' delle ceneri di un figlio e il resto viene spremuto dall'esercito senza pietà.
Per quanto il finale sia addolcito in stile Hollywood, fino a che Goodwin preme il pulsante rosso è davvero intrigante e il momento in cui scopriamo che sul suo schermo compaiono non immagini ma scritte - impulsi elettrici del cervello del povero Colter - provoca non più di un brivido.
Zowie Bowie, anche stavolta hai fatto centro, o quasi.