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LA SECONDA GUERRA CIVILE AMERICANA regia di Joe Dante

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kafka62     7½ / 10  02/02/2018 14:31:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Il dottor Stranamore" è il punto di partenza obbligato per parlare di questo bel film di Joe Dante, che al capolavoro di Kubrick inevitabilmente si ispira. La satira kubrickiana di politici e militari si somma qui a quella, più attuale, dei mass media, con l'identico sarcasmo feroce e il gusto trasgressivo dello sberleffo che però alla fine (quando vediamo i soldati americani che, a sonoro spento, si uccidono tra di loro) lascia il posto a uno sbigottito orrore per ciò cui la stupidità umana, intenta a perseguire le sue meschine e particolarissime ambizioni (siano esse l'aumento dell'audience per il direttore della rete televisiva, gli interessi lobbistici del consigliere del Presidente degli Stati Uniti, le voglie di rielezione di quest'ultimo o le tresche adulterine del Governatore dell'Idaho), può condurre, coinvolgendo una nazione ignara e spudoratamente manipolata.
La sceneggiatura è strepitosa, con una inesorabile progressione narrativa verso il conflitto armato scandita, come una bomba a orologeria, da biechi opportunismi (il Governatore che, intento ad amoreggiare, toglie l'audio al messaggio televisivo del Presidente, i vari dietro front di inviati speciali, politici e responsabili di organizzazioni umanitarie, messi di fronte ad allettanti contropartite) e banalissimi equivoci (la parola "successione" scambiata per "secessione"). Tra le scene memorabili, l'ultimatum di 67 ore e mezza per non sovrapporsi all'ora di messa in onda della soap opera di successo e il dialogo velenoso e volgare tra i due generali, che da lontano sembra un edificante confronto tra due grand'uomini. Si ride moltissimo, in questo film, ma si esce dal cinema con l'amaro in bocca e con il sospetto che tutto questo non sia fantapolitica e che certe nostrane camicie verdi assomiglino troppo alla guardia nazionale dell'Idaho.