e 82 7 / 10 08/10/2011 22:34:30 » Rispondi La stessa impressione che ho avuto vedendo Bronson: il talento del regista è innegabile. Ogni secondo della pellicola esprime molto, merito anche della fotografia che è perfetta; tra le sequenze più interessanti la scena (forse in slomotion) dentro la macchina guidata dal Driver nel parcheggio sotterraneo.
Una delle cose che più mi piace di Refn è il modo in cui la musica si fonde con le immagini; ma in effetti si va oltre la simbiosi: la musica conduce il film.
Interessante la scelta di rendere Gosling inespressivo e di farla notare ancor di più, per contrasto, a confronto della dolcezza e fluidità delle espressioni di Mulligan.
Refn sembra molto sicuro di quello che fa, padroneggia bene i propri mezzi. L'unica pecca è, in Drive, la sceneggiatura E in Bronson il messaggio intrinseco di violenza, cioè il protagonista che non ha nient'altro nella vita se non la violenza da scagliare contro gli altri. Un film di quest'ultimo genere non mi attrae per niente.
La violenza, invece, ha un ruolo un po' diverso in Drive. Sebbene presente in più scene, è affiancata da sentimenti complementari.
E credo che l'inespressività del protagonista, quel suo modo di essere bloccato nel volto, rappresenti un blocco emotivo che poi esplode incontrollato in gesti violenti, come nella scena dell'ascensore. E credo che il protagonista fosse ben abituato a situazioni simili; che probabilmente sia arrivato in quella città dal nulla, (come dice il suo capo nell'officina) dopo essere scappato da una situazione forse simile.
Non sono rimasta affascinata da questo regista a tal punto da ritenere secondaria ogni incongruenza (o perplessità).
Ad esempio il perché prenda una macchina molto vistosa (quella nera) per fare la rapina al negozio di pegni, dopo aver esplicitamente usato macchine anonime e come l'auto possa rimanere non-identificata dalla polizia e girare tranquillamente in pieno giorno. Come un criminale incallito vada in giro indifeso e si lasci affogare nel mare (non sarebbe stato logico che avesse con se un'arma da difesa, tipo una pistola?) con la quale difendersi dal Driver? Poi che se ne vada per un giorno intero con quella giacca tutta intrisa di sangue senza che nessuno lo fermi. Certo, bello nella sua simbologia. Anche perché sembrava che la sua "divisa" risplendesse ancora candida anche sotto le macchie. Però un po' forzato… E una serie di altre considerazioni che durante il film mi hanno lasciata un po' scettica.
viewer 10/10/2011 09:49:51 » Rispondi Ottimo commento. Mi ritrovo ampiamente nelle tue considerazioni. Ottima regia, belle ed azzeccate le musiche però la sceneggiatura nella seconda metà è stata una vera delusione. Un talento sprecato.
e 82 11/10/2011 23:03:23 » Rispondi Grazie per aver apprezzato il mio commento. Forse "talento sprecato" è un pò forte come affermazione... per quanto mi riguarda non sono riuscita a farmi un'idea precisa e completa su questo regista; vedrò di approfondire, perchè ci sono molti elementi interssanti ;)