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DRIVE (2011) regia di Nicolas Winding Refn

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ZanoDenis     6½ / 10  01/06/2015 21:08:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Era tanto che volevo rivederlo, la prima volta, parecchio tempo fa, mi aveva fatto assopire abbastanza, così ieri sera armato di buona volontà mi sono deciso a rivedere questo lavoro di Refn, considerato il suo più famoso, quello che l'ha lanciato al grande pubblico.
La storia è abbastanza semplice, anche se il titolo può trarre in inganno sulla tipologia di film (la prima volta era proprio successo così) è un action movie molto lento, molto contemplativo, anche poetico allo stesso tempo. Drive racconta la storia di un ragazzo con un particolare talento alla guida che lavora sia come meccanico nell'officina di un suo amico, che considera quasi come un padre, e che per arrotondare lavora anche nel cinema come stuntman per le scene automobilistiche, qui ci sono piccoli riferimenti allo spirito cinefilo di Refn, che gia dalle sue vecchie pellicole ci mostra spesso parecchi riferimenti cinematografici e anche parecchi dialoghi incentrati su di esso.
Il protagonista è un uomo di poche, pochissime parole, peraltro interpretato discretamente da Gosling, che qui mi è piaciuto di più rispetto a "Solo Dio perdona", in un ruolo comunque molto simile, con gli stessi codici recitativi molto contenuti e volutamente inespressivi, ma anche efficaci. Il nostro personaggio principale viene abbastanza ben delineato, soffre, di alienazione, dovrebbe essere sociopatico, vede con diffidenza tutto il mondo esterno, non riesce a comunicare con esso, o forse non vuole, l'unica con cui riesce a comunicare è la sua vicina di casa, ragazza semplice con tutti i problemi che hano le ragazze semplici, oltre ad un figlio ed un marito in carcere, e in questo fattore non può non venire in mente "Taxi Driver" e la sociopatia di De Niro in quel film, e la ragazza che avrebbe dovuto salvarlo dalla diffidenza che ha del mondo, però forse questo film è più ottimista di quello di Scorsese.
La vicenda mischia anche altri elementi, oltre a quello del dramma personale del protagonista, il genere drammatico viene mischiato al caper movie/gangster movie, all'elemento del crimine, alla rapina e ai debiti del marito della protagonista, che qui finirà male.
Lo trovo un altro film con parecchia carne al fuoco, non si capisce perfettamente dove voglia andare a parare, i significati sembrano essere tanti e pochi allo stesso tempo, da un lato abbiamo la voglia del protagonista di uscire dal giro sporco in cui si trova, per partire (possibilmente con la ragazza) e mollare tutto.
Interessante anche la vicenda della nuova attività per la corsa automobilistica, dove lo stesso Gosling dovrebbe essere il pilota, idea che poi pian piano andrà ad infrangersi per la troppa onestà del protagonista, e per gli invischiamenti criminali dei gestori del locale.
Troviamo anche parecchi temi cari a Refn come appunto quelli della malavita, ma anche quello della vendetta, che come sempre nei suoi film, funziona benissimo: il tutto è rappresentato nel pieno del suo stile: silenzi interminabili, inquadrature simmetriche e ben dosate, anche qualche bella pianosequenza o carrellata, e poi il tutto che spesso culmina in un'esplosione di violenza della peggior specie.
Ed è questo che porta il film in binari più che godibili e più che discreti, lo stile, perché a livello narrativo le pecche ci sono, non dico ci siano buchi, trovo solo una vicenda abbastanza inconsistente, ma a livello stilistico al film non si può muovere nessuna critica, dalla stupenda regia, alla fotografia qui ottima ( ma in altri film ha fatto anche di meglio, come lo splendido rosso dominante in "Solo Dio perdona") e in generale a tutta l'atmosfera urbana, che spesso e volentieri è uno dei punti di forza di questo regista, atmosfera che mantiene sempre un fascino inalterato, luci al neon e citta che sembra oscura, quasi in stile neo-noir, tutto trattato benissimo e in modo efficace, che va perfettamente d'accordo con la personalità in parte oscura del protagonista. A rendere ancora più efficace l'atmosfera c'è una stupenda colonna sonora, che fa molto old stile.
Da molti considerato come la prova del nove del regista, secondo me è uno dei suoi film più commerciali, che però mantiene benissimo il suo stile come nei precedenti e riesce a rendere una vicenda anche abbastanza banale comunque interessante, tuttavia non mi convince come altri suoi lavori, ma senza dubbio ha il suo bel fascino. Per me il miglior Refn rimane quello della stupenda trilogia di "Pusher".
hghgg  02/06/2015 13:36:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bello è bello, un ottimo ponte tra blockbuster e film d'autore però sono d'accordissimo il miglior Refn è quello della saga di "Pusher" e anche quello di "Valhalla Rising" film visivamente potentissimo.

Un po' il rimando a "Taxi Driver" c'è però sono più le differenze e comunque, per il bene di questo povero film, meglio evitare imbarazzanti confronti :D
ZanoDenis  02/06/2015 15:35:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Valhalla rising" é uno di quei film di Refn con cui ho un rapporto amore/odio, sará perchè a me affascinano molto di più le ambientazioni metropolitane che gli enormi spazi aperti naturali ( e questo è uno dei fattori per cui adoro Pusher, le atmosfere metropolitane underground li sono stupende, e fanno moltissimo ), anche se comunque ci ho trovato parecchie cose buone e parecchi spunti interessanti, é sicuramente più atipico e profondo di questo.