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THE TREE OF LIFE regia di Terrence Malick

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StrangeLove     6 / 10  08/06/2011 22:44:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hmmmmm.. dopo averci pensato a lungo sono giunto alla conclusione che The Tree of Life è un film ambiziosissimo che non riesce però ad essere all'altezza delle sue stesse ambizioni.
Bisogna dire che è difficilissimo rapportarsi al capolavoro di Kubrick senza uscirne con le ossa rotte, ma Malick riesce nell'impresa di non sfigurare. Il problema principale però è che fallisce, a mio parere, nell'universalizzare il suo messaggio con un dramma familiare forse troppo decontestualizzato rispetto la presente civiltà occidentale; è questioni di gusti, e capisco la necessità del personaggio di Sean Penn, ma io l'ho trovato un po' alieno (e non nel senso di fantascientifico :P).
Per il resto, ritmo molto lento, il primo pezzo evoluzionistico forse un po' fine a se stesso mentre molto bella e poetica la parte finale.

Non mi è piaciuto per niente invece il tono della narrazione: completamente improntato su domande banali, religiose, finto-esistenziali su cui per forza di cose non esistono risposte. L'ho trovato un modo 'furbo' per far assumere un carattere metafisico alla pellicola nascondendo una profonda convinzione credente. Non so se potrà piacere; per me che sono ateo l'ho trovato insensato, e sono mezzo convinto che anche un credente possa giudicare stupide certe domande come "la bontà di dio" ecc..
Di conseguenza un vero dialogo non viene mai veramente aperto ma resta una certa rassegnazione nell'imperscrutabilità del creato.
Dio è morto.
suzuki71  10/06/2011 10:30:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Non mi è piaciuto per niente invece il tono della narrazione: completamente improntato su domande banali, religiose, finto-esistenziali su cui per forza di cose non esistono risposte".

Sottoscrivo cento volte!!! Domandine da romanzetti new age da prima liceo, anzi, da quarta ginnasio.
sempre  11/06/2011 08:42:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono molto d'accordo sul fatto che Malick non riesca a universalizzare il suo messaggio. Non c'è profondità nelle domande poste: soprattutto non c'è dialogo con chi pensa alle cose della vita in modo diverso.
Mi sono stupita che il film abbia riscosso tanto successo anche in chi non condivideva le idee presentate. Si è proprio voluto buttarci dentro tutto senza connessioni plausibili, senza che la prima parte del film si scostasse da un genere quasi documentaristico.
Il fatto che la fotografia sia effettivamente di qualità e che si spazi anche sul tema dell'evoluzione e della materia naturalistica può bastare a compensare la riduttività di un messaggio che porta l'uomo ad essere al centro della creazione? L'universo è infinito...