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X-MEN - L'INIZIO regia di Matthew Vaughn

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willard     8 / 10  16/06/2011 12:49:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Continuano le riduzioni cinematografiche di una delle serie a fumetti statunitensi della Marvel di maggior successo, ovvero gli X-Men.

Giunti al quinto film si continua con i racconti del passato e quindi dopo le origini di Wolverine (indubbiamente il componente del gruppo che nel corso degli anni ha riscosso maggior successo) siamo ora alle origini del gruppo stesso.

Dalla scoperta delle mutazioni negli esseri umani che potrebbero portare ad un'evoluzione della specie alla divisione dei mutanti buoni dai cattivi: su tutto le vicende dei due capostipiti mutanti per eccellenza, ovvero il Professor Charles Xavier/Professor X e Erik Lehnsherr/Magneto, amici e solidali nella fase di crescita e formazione, passati attraverso esperienze anche estremamente tragiche come l'olocausto nazista per Magneto, il quale sceglierà "il lato oscuro" per sostenere la sua lotta per l'affermazione dei mutanti sugli umani.

Sotto tutto questo, che segnerà il corso delle vicende successive degli X-Men, rimane però la storia, capace di rendere avvincente le oltre due ore di durata del film, nella quale viene dato risalto agli aspetti più importanti dello scenario mutante, dall'accettazione della diversità alle discriminazioni razziali, tutti aspetti molto sentiti negli anni in cui queste storie vennero concepite, quegli anni '60 che videro l'avvento della Guerra Fredda, il rischio nucleare, i missili a Cuba, la guerra in Vietnam.

Gli attori sono abbastanza credibili nelle loro parti di adolescenti mutanti in erba, su tutti ovviamente James McAvoy (che ha un'inquietante somiglianza con Silvio Muccino, così come un'altra delle protagoniste, Rose Byrne è molto Ambra Angiolini :-)) nella parte di Charles Xavier, e Michael Fassbender che interpreta Magneto.
Ormai navigato "cattivone" in tutti i film che ha interpretato negli ultimi tempi troviamo Kevin Bacon, oltre a qualche comparsata di lusso che prepara la strada alle storie successiva come quella di Hugh Jackman/Wolverine, la cui unica frase pronunciata in circa dieci secondi di apparizione direi che la dice lunga sulla delicatezza di questo personaggio.

Buona regia e, ça va sans dire, effetti speciali eccezionali, che in generale, specie nei blockbuster, hanno ormai raggiunto livelli qualitativi tali da considerarli ormai non più tanto speciali, ma pura normalità.

Un unico appunto... ma l'ormai tradizionale "coda" che accompagna sempre tutti i film Marvel dopo i titoli finali dov'è finita? Visto che trattavasi di un prequel, volete dire che tutto quel che viene dopo è già stato tutto detto e fatto?