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TRANSFORMERS 3 regia di Michael Bay

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Jolly Roger     8 / 10  21/04/2020 22:40:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Transformers 3 è, a tutti gli effetti, un gran film. Ma ha una grave colpa, imperdonabile; questo film ammazza una saga che, fino a qui, era stata pressoché perfetta.

Troppi errori.
Ma soprattutto sono errori masochistici, perché assolutamente non necessari e soprattutto irragionevoli.
Innanzitutto, si parte con gli Autobot che, quando non sono impegnati nello stanare i Decepticons, guarda un po'… si mettono a fare missioni "speciali": si prestano ad esser sicari dell'intelligence militare, "per mantenere la pace". Praticamente mercenari dei servizi segreti USA.
Perché dare agli Autobot questa connotazione? Così si giocano parte della simpatia che si erano guadagnati!

Poi, altro grosso errore: la riproposizione del personaggio governativo "ostile" all'alleanza con gli Autobot. Se nel secondo capitolo questo personaggio aveva un senso e ci stava anche bene, nel terzo non ci sta proprio per niente. Alla fine del secondo capitolo è lampante che Autobot e umani hanno combattuto fianco a fianco, così come è evidente il ruolo di piccolo eroe di Sam Witwicky – perciò l'ostilità mostrata da Charlotte, la Direttrice della Sicurezza Nazionale, non è solo gratuita, ma totalmente stupida. Questo è una grossa incongruenza di tutta la saga. Paradossalmente, solo nel primo Transformers gli umani hanno mostrato un comportamento intelligente nei confronti degli Autobot, e dico paradossalmente perché all'inizio ancora non si sapeva nulla di questi Autobot. Tuttavia, nonostante ciò l'esercito si fidò ciecamente di Sam Witwicky e della ciurma Optimus Prime, affidando a loro le redini della resistenza.
Da lì in poi, più gli Autobot salvano il mondo, e più gli umani, anziché ringraziarli, li vogliono cacciare o addirittura eliminare. Se io fossi Optimus Prime farei esplodere una bomba nucleare sulla Terra e me ne andrei su un altro pianeta.

Ma l'errore più gigantesco è l'assenza di Lei, di Megan Fox.
Non mi riferisco solo all'attrice (seppur io la ritenga, in tutto, molto meglio della Rosie), ma prima di tutto intendo l'assenza del suo personaggio, di Michaela. Un'assenza totalmente incoerente con i primi due capitoli, dove la coppietta si dichiarava un amore eterno…
e invece, che succede?
Si lasciano.
Così, all'improvviso.
Poof.
E non si sa nemmeno il perché.
No, io non credo alle favole, non credo a "e vissero felici e contenti", proprio no. Però non credo nemmeno ai copioni di film raffazzonati in modo così superficiale e poco credibile (soprattutto poi se questi copioni non sono dettati da esigenze di trama o di sceneggiatura, ma soltanto dal voler sostituire l'attrice a causa di incomprensioni e frecciatine tra lei e il regista Bay). Perché non c'era davvero alcuna ragione intelligente per sostituire quel personaggio. Hanno semplicemente voluto sostituire l'attrice, ma così facendo hanno buttato via il bambino con l'acqua calda.
Perché non è credibile.
insomma, dalla fine di questa storia bellissima e durata anni…Sam si riprende subito benissimo, anzi straordinariamente. Già alla consegna della medaglia da parte di Obama (che ci si immagina sia stata consegnata immediatamente dopo alla fine degli eventi del secondo film, quindi appena dopo che lui e Michaela hanno dichiarato di amarsi), lui incontra la bella Carly - e la prima cosa che gli viene in mente è di fare il gradasso e provarci – e i due si mettono subito insieme.
Incoerenza totale.
Con tutta la perdita di "avviamento" che questo comporta – in quanto i personaggi della saga, nei loro diversi ruoli, avevano creato una magia. Un legame, un'atmosfera che creava un unicum magico di personaggi connessi dai loro legami, che rimaneva un simpatico punto di riferimento, in mezzo agli eventi frenetici e vorticosi, che il telespettatore poteva facilmente riconoscere, per immedesimarsi in esso.
Tutto ciò viene infranto. Non è quindi solo una questione di incoerenza, ma peggio. Hanno distrutto la magia che i personaggi avevano creato nei primi due capitoli, cancellando il personaggio di Michaela e cambiando, necessariamente, il ruolo di Sam e degli altri.
Nei primi due, la coppia Sam e Michaela creava un mix esplosivo: da una parte lui, un total nerd, che riusciva, con la sua sfrontatezza, intelligenza e coraggio, a rubare il cuore di lei, ragazza straordinariamente bella, anch'ella coraggiosa ed intraprendente, apparentemente superficiale nei comportamenti - ma soltanto perché genuina e semplice, in realtà piena di dolcezza.
Ora, da chi è sostituita? Da una bellezza fredda e antipatica. Una donna in carriera coi bei soldi, che non si risparmia di apparire in abiti bellissimi e con macchine di lusso, che guarda ai piccoli transformers con ribrezzo (la prima scena in cui appare, urla e si lamenta, schizzinosamente, nel vedere i piccoli transformers in casa). Se la tira in maniera fastidiosa. Oltretutto, flirta con il suo ricco capo. Anche solo il tono di voce è irritante.

Dov'è finita la sexy dolce meccanica, abbigliata con shorts cortissimi e magliette unte d'olio, ma la cui bellezza e il sorriso avevano una classe che sovrastava anni luce l'antipatica classy gatta morta di questo film?

E di conseguenza anche il Sam Witwicky che vediamo qui non è più quello che ci piaceva.
Non è più il nerd simpatico di una volta. Anche se è impacciato come prima (ad esempio, mentre si presenta ai colloqui di lavoro), la sua sfrontatezza è troppo esagerata, così come la sua totale mancanza di umiltà. Insomma, se la tira.
La sua simpatia svanisce.
E' antipatico.
E anche la sua intelligenza, per certi versi, svanisce: io ero rimasto che lui studiava tecnica al college e che si impadronito della sapienza dell'All Sparks; mi aspettavo, in questo terzo capitolo, di trovare un genietto ancora più nerd (e quindi ancora simpatico), magari impiegato in astruse ricerche in qualche laboratorio sperduto, alle prese con una Michela che lo rimproverava degli orari di lavoro e del sentirsi trascurata…
Trovo invece uno smargiasso arrogante, che si muove goffamente in un mondo in cui non c'è più posto per lui, a volte alzando pure la voce, ridotto ormai una caricatura di sé stesso e di ciò che è stato.
In linea, del resto, con la decadenza della saga.
Credo di aver detto abbastanza su questa decadenza. Che mi mette un po' di malinconia, perché è stata anche la fine di un certo tipo di cinema. Così "spensierato". Come forse non lo sarà più, per molto tempo.

Nonostante tutti i difetti che ho detto, questo film merita un 8. Perché, a livello di trama, regge alla grande, colpisce nel centro imbastendo una storia credibile e coerente.
Colpisce perché crea un personaggio fantastico, Sentinel, dando molto spazio ad un altro cattivo dei Decepticon, il ciclope Shockwave. Dando luogo, insieme a Megatron, ad una compagine di cattivi diversi e davvero temibili, mettendo in luce anche le loro reciproche relazioni, che porteranno peraltro ad uno scontro davvero singolare ed inaspettato.
Colpisce perché ha gli effetti speciali più maestosi e riusciti di sempre. La sena dell'inseguimento in strada è perfetta, ma è la scienza del grattacielo a vincere ogni possibile ed immaginabile paragone. Quindici minuti di adrenalina pura con riprese perfette.
Colpisce per la sua maestosità cupa, con scene che hanno una resa visiva impressionante, come la Chicago invasa e distrutta dalle navi aliene.
Colpisce perché Turturro ha dato luogo ad un personaggio indimenticabile: l'agente Simmons, del Settore sette. Il suo modo di fare è così semplice nella sua stravaganza totale, che è impossibile non affezionarsi a qualsiasi cosa che lui faccia o dica. E' adorabile!
Colpisce, infine, perché gli sceneggiatori di questo film non sbagliano mai una cosa, che, in questa saga, determinante: il ritmo del film, la sua costruzione. La gigantesca disfatta degli umani e degli Autobot, cui segue una lenta ma inesorabile resistenza, la preparazione della controffensiva, anche contro ogni speranza, finché, colpo dopo colpo e con l'aiuto di tutti, esplode la battaglia finale.
Colpisce perché Shia Labeouf, comunque la si metta, è un grande attore. E' uno che ci crede. E, quindi, convince gli altri, perché rende credibile ogni cosa che fa. La sua recitazione è una bacchetta magica che trasforma l'impossibile in oro, per gli occhi di chi guarda.

Insomma, se Bay non avesse commesso gli errori che ho elencato sopra, qui staremmo parlando del di fantascienza Definitivo. Quella che poteva essere la consacrazione finale della serie, è invece la mannaia che ne amputa la grandezza. Un film potenzialmente da 10, trasformato in un film da 8.
Il capitolo più elevato resta e sempre resterà il DUE.
Bay ha fatto un errore banalissimo.
Quell'errore che non si deve fare mai.
Lo sa bene chi fa sport, fin dai tempi delle scuole. Lo sa bene chi organizza il lavoro degli altri. Lo sa bene chi ama la propria famiglia.
E la vita, alla fine, è famiglia, è sport, è lavoro, è scuola. E il cinema non si sottrae a questa semplice regola.

SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA.