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13 ASSASSINI regia di Takashi Miike

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strange_river     8 / 10  13/09/2010 22:03:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco che qui Takashi Miike riprende i classici, li omaggia con rispetto e poi sceglie una strada diversa: la sua.
Le dense e cupe atmosfere che gravano sulla scena di un Giappone di metà ottocento dominato dalle dinastie Shogun e dalla rigida morale dei samurai, servono ad introdurci nel resoconto delle sadiche efferatezze del signorotto pretendente al titolo contro cui sarà decisa l'eliminazione.
Ma non appena la spedizione degli assassini guidati dal nobile samurai parte per l'inesorabile missione, anche il taglio dato da Miike cambia: cambia la luce che diventa più vivida, cambia il tono dei dialoghi, viene introdotto l'elemento spiazzante e dissacrante (il tredicesimo) e tutto il lento movimento preparatorio troverà il suo apice e la sua soluzione nel corso di una delle battaglie più avvincenti, più impari, più ricche di astuzie militari e gesta eroiche (ma inframezzate da salvifici momenti autoironici), più sporche e sonore e soprattutto interminabili che mi siano state date da vedere sul grande schermo.
La morale finale è ben lontana sia dalla retorica, che viene sbugiardata col divertimento, sia da debolezze nostalgiche: Miike guarda al futuro, rinuncia agli eccessi (e quando c'è da mostrare lo fa con inusuale parsimonia, tutto sommato) e sceglie la via della distanza dall'apologia della violenza, sia pur codificata.
Gran montaggio, fotografia e scenografia che da soli fanno meritare a questi 13 assassins la visione al cinema.