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MIDNIGHT IN PARIS regia di Woody Allen

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  09/12/2011 01:19:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La vera scoperta è che Woody Allen sa realizzare ancora dei piccoli capolavori e "Midnight in Paris" indubbiamente lo è (ma aspetto col fucile spianato l'attesissimo Nero Fiddled!). Prima di tutto, non c'è manco l'ombra del manierismo, e questo non è davvero poco. Secondo, se la recitazione non si discosta poi tanto dalla media (uh che noia, diciamolo, i protagonisti Alleniani che mimano ogni vena caratteriale dell'Allen attore) la storia è semplicemente fantastica. Non è detto che debba essere inedito, visti i rimandi espliciti a "La rosa purpurea del Cairo". Ma qui dobbiamo fare i conti con una classe smisurata, un gusto stilistico che lascia davvero a bocca aperta: come se quel passato (passatismo?) che tanto ci stancò vent'anni or sono non possa oggi che ricreare la magìa del Sogno, e di fatto il tocco magico di un certo cinema. Un Cinema che riconcilia con la vita in questi anni di crisi, che accompagna lo spettatore per mano e lo rende protagonista, come il giovane scrittore (un pò alla Fante per intenderci) di eventi straordinari.
Alcuni personaggi non fanno niente per sfuggire alla loro proverbiale antipatìa ed è per questo che questo Allen europeista suscita davvero ammirazione. Non si può dire che sia benevolo nei confronti di "certi americani", così odiosi nel loro modo raggiante e presuntuoso di vivere esclusivamente il romanticismo preconfezionato di Parigi e così incapaci di sdoganare la patinata bellezza della città.
Sembra sempre di venire sconfessati da una rivelazione, eppure è solo un sogno da vivere. Perchè questo bellissimo film, con i suoi Fitzgerald (innamorato della moglie o di Cole Porter?), i suoi Picasso e Dalì, i suoi Bunuel e Gertrude Stein, non fa altro che rivelarci il segreto per vivere il nostro durissimo presente. Serve a navigare nel tempo e coltivare la grandezza di un passato che può essere anche il nostro presente.
E' un'incantesimo di mezzanotte che ci sollecita a vivere compiutamente la bellezza di una volta.
Sarà un caso che due dei film più belli della stagione (v. l'ultimo, sorprendentemente ottimista Kaurismaki) abbiano il sapore perduto delle favole?
jack_torrence  17/01/2012 17:47:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oh quanto è bello questo commento!
Da incorniciare, Luca!