JOKER1926 6½ / 10 26/11/2012 01:52:19 » Rispondi Sempre quieto e poetico il mondo di Woody Allen vede in scena personaggi lontani dalle cose consuetudinarie, ma non solo, i contesti, il più delle volte, svolgono quelle funzioni determinati consone, dopotutto, nell'elevare il tutto. Insomma sono le città i fulcri concettuali del regista, tramite esse si sprigiona la poesia. La poesia (personale) di Woody Allen. Gli ingredienti di cui si serve la regia sono sempre quegli attori, specie il personaggio principale, un po' "mangiucchiati" che devono dar sfoggio ad una cronica insicurezza e gentilezza di animo; vedere proprio Allen quando fa l'attore.
"Midnight in Paris" è la totale e riuscita miscela di Woody Allen, la trama questa volta ha delle caratteristiche metafisiche e spinge il personaggio, ovvero uno scrittore americano, in un viaggio che scavalca le linee temporali nel segno dell'arte. La visione del prodotto è dunque per un pubblico che sappi apprezzare l'arte anche nel suo apparato "alternativo", ovvero in quello riguardante la staticità dell'azione e praticamente la pacatezza delle cose, delle situazioni. Per chi ama un altro tipo di Cinema, ed è legittimo, dare comunque una sbirciatina alle panoramiche della regia in considerazione non è affatto un peccato, non mancano spunti interessanti.