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BROTHER regia di Takeshi Kitano

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  03/12/2009 11:23:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le suggestioni artistiche di Takeshi Kitano sbarcano in America con un film in cui le caratteristiche peculiari della filmografia del regista/attore si fondono con quelle tipiche del gangster-movie occidentale.Si rimane comunque su binari più vicini ad uno stile di cinema asiatico tipico dell’autore,bravo nel disimpegnarsi attraverso un’articolata sceneggiatura,stesa da lui stesso,costituita da improvvise esplosioni di violenza,silenzi simbolici e codici morali inviolabili,vendette e scontri sanguinosi tra gang rivali,senza mai perdere di vista il distintivo “magic touch” che ne contraddistingue le pellicole,concernente in spiazzanti slanci poetici ed umoristici di rara intelligenza.
Come al solito Kitano lascia esterrefatti per la profondità con cui riesce ad affrontare temi che sembrano esulare dai punti focali del narrato,in realtà riesce ad estrapolarne l’essenza con una semplicità disarmante.”Brother” ne è un chiaro esempio,un ragionamento sull’incomunicabilità non solo tra culture diverse ma anche tra ceti sociali differenti.Un trattato crudele sull’appartenenza inviolabile ad un nucleo famigliare,in questo caso malavitoso,per il quale ogni sacrificio richiesto non può essere considerato eccessivo.
La trasferta a stelle e strisce dell’imperscrutabile Kitano sorprende per lucidità analitica e gestione delle tempistiche confermando ancora una volta la grande poliedricità di questo artista.